A Londra lavori se sei capace, all’altezza non perché sei raccomandato

L’Irpinia si sta letteralmente svuotando. Ogni anno cresce il numero delle persone che lasciano il proprio paese per emigrare altrove, una fuga continua. Soprattutto i giovani non riescono ad immaginare un futuro qui.

Dall’inizio del 2012, l’Irpinia ha perso in media più di mille abitanti ogni anno. Nel 2016 gli abitanti in provincia erano 425.325, il primo gennaio 2019 erano 421.523.  In Alta Irpinia,  Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Andretta, Torella dei Lombardi hanno perso il 10% di abitanti. Stessa sorte anche per Senerchia, per Zungoli, Mirabella Eclano, Montefalcione.

Da ultimo, il dato sul tasso di occupazione, paese per paese, calcolati da “Infodata” mediante elaborazione delle cifre Istat , pubblicato su «Il Sole 24 ore» si basa sulla frequenza dei redditi da lavoro dipendente o assimilato, autonomo da imprenditore, e prende come riferimento la popolazione attiva, ovvero quella compresa tra i 15 e i 64 anni di età. Così viene fuori che il tasso di occupazione nazionale risulta pari al 61,5 per cento. Le regioni settentrionali, quasi sempre, sono sopra la media, quelle meridionali sotto.

Lavora una persona su due, l’Irpinia è interamente segnata in arancione (colore che indica un tasso inferiore alla media), tranne che per un comune. Si tratta di Taurano. Ad Avellino lavorano il 57,75 per cento. Tra quelli messi peggio, troviamo Senerchia (42,45 per cento), Monteverde (42,94), e Candida (43,60), il 51,48 per cento di Grottaminarda. Dunque, il totale degli occupati è assolutamente al di sotto della soglia di guardia.

Tra i giovani partiti, un gruppo consistente è andato via da Gesualdo direzione Londra.

A Londra ci sono molte più opportunità, sono partiti da anni per cercare una dimensione lì. Ambientarsi certo non è stato facile, è dipeso poi dal grado di conoscenza della lingua, i ritmi di vita e quelli del lavoro sono intensi.  La differenza fondamentale con l’Italia è la meritocrazia, all’estero se sei capace non serve essere segnalato e anche se qualcuno ti raccomanda, se non sei all’altezza, duri poco e devi cercare altrove.

Più di una decina e per un piccolo paese come Gesualdo è una percentuale altissima.  Si incontrano spesso, fanno gruppo, nel caso di necessità ci si aiuta. La brexit non riguarda loro, risiedono da oltre 5 anni quindi con diritto di cittadinanza. C’è chi lavora in banca, chi nel settore finanziario, alcuni nella ristorazione, altri in hotel.

Londra è bella, ma fredda, piovosa a volte nebbiosa ma piena di vita a ogni angolo. Non manca nulla è un ecosistema a sè stante. Il loro paese manca sempre, come l’aria, gli amici, la famiglia, il cibo.

Unanimemente condannano la classe politica che ha governato negli ultimi anni, tutti sperano un giorno di tornare ma se le cose non cambiano è sempre più difficile.