“La figura in forma stabile del pedagogista e dell’educatore socio-pedagogico, all’interno delle istituzioni scolastiche, rappresentano una grande opportunità” ad affermarlo è la Senatrice Luisa Angrisani nell’interrogazione n. 4-05039, presentata al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. La finalità dell’atto presentato in Senato è quella di sapere quali siano le intenzioni del governo sull’inserimento dell’educatore socio-pedagogico nel mondo della scuola e con quali modalità.
“In data 27 agosto 2020 è stato firmato il protocollo d’intesa per l’attivazione di progetti finalizzati a promuovere l’educazione alla “convivenza civile” tra il Ministero dell’Istruzione, APEI (Associazione pedagogisti educatori italiani) ed altre associazioni di categoria, con una validità triennale.
Le parti attive dell’accordo sono tutte le associazioni coinvolte e l’APEI che ha considerato tale intesa un’opportunità per mettere in evidenza il ruolo dei pedagogisti e degli educatori socio-pedagogici nella scuola italiana- scrive la Senatrice Angrisani nella sua interrogazione. La senatrice ricorda nell’atto di sindacato ispettivo che “in data 12 ottobre 2020, il Governo Conte II ha definito con chiarezza le funzioni di natura pedagogica che tale professionista è chiamato a svolgere in detti presidi, conferendo mandato ai Ministeri dell’istruzione e della salute di emanare un decreto interministeriale entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto-legge n. 104 del 2020”. Pertanto la senatrice Angrisani, concludendo l’interrogazione, ha chiesto al governo, ed in particolare ai Ministri dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca, quali siano le reali intenzioni per il futuro, “se si voglia garantire un’effettiva corrispondenza tra le finalità e la dimensione operativa del protocollo;
se si abbia in programma di predisporre i migliori strumenti legislativi affinché ai pedagogisti ed agli educatori socio-pedagogici venga consentito un ingresso diretto, o meglio ancora, una chiamata diretta come lo è stato per gli psicologi;
se si intenda concedere la possibilità di operare e di intervenire nel contesto scolastico ai pedagogisti ed educatori socio-pedagogici, previa partecipazione e stesura di progetti in collaborazione e co-progettazione con le istituzioni scolastiche;
se siano in itinere ipotesi di emanazione di bandi di gara, concorsi o strumenti similari, che disciplinino l’ingresso diretto e l’ambito di operatività del pedagogista e dell’educatore socio-pedagogico nella scuola italiana”.
“Lo scopo della mia interrogazione- dichiara la senatrice Luisa Angrisani- è quello di accendere i riflettori sull’importanza della figura del pedagogista all’interno del mondo della scuola. Il pedagogista è un professionista capace di affiancare, coordinare le relazioni e la comunicazione tra coloro che fanno parte del sistema scolastico- afferma la senatrice Angrisani. Il pedagogista- continua la parlamentare Angrisani- è in grado di porre attenzione ai bisogni e alle necessità dello studente aiutando gli allievi a superare eventuali difficoltà scolastiche. Dunque mi auguro che quanto prima, il nuovo Governo, inserisca le figure del pedagogista e dell’educatore socio-pedagogico, in pianta stabile all’interno del sistema scolastico- conclude la Senatrice Luisa Angrisani.