“Piu’ attenzione all’ambiente”. A Grottaminarda lo chiede l’opposizione

Grottaminarda. Dai social arriva la spinta per parlare di una delle bellezze, purtroppo, dimenticate che può contare la cittadina ufitana.  Un impulso ambientalista,  uno dei punti più importanti del programma elettorale del Gallo,vittorioso nella ultima sessione elettorale, che potrebbe segnare l’ultimo passo prima del ritorno alle urne. Del Macchio, forse, neanche a parlarne, per il ponte di S. Carlo,  invece, qualcosa si può fare. Sulla Fratta, ormai si sono perse le speranze. E le tracce. Mentre,intanto, si aspettano i risultati che un team di studenti della facoltà di Architettura della Università”Federico II” di Napoli hanno svolto, tempo addietro. Anche per cercare la possibilità di recuperarlo, visto che il primo centro abitato  di Grottaminarda,  è completamente stato buttato giù negli anni della ricostruzione post terremoto. Ma,su Facebook, intanto, girano da qualche giorno, le immagini della fontana di San Tommaso.  Un gruppo di persone, che intrattengono post in lingua dialettale grottese, ha messo delle foto in cui si vede l’incuria di una delle fontane più antiche della cittadina ufitana.  Dove,in altri tempi,  nemmeno tanto lontani, le donne di Grottaminarda si recavano a lavare i panni. Ebbene, per rimetterla in sesto è stato chiesto l’intervento della consigliera comunale delegata Marisa Graziano. Che, a sua volta, subito si è mostrata disponibile. Infatti, ad una nostra domanda in merito alla questione, ha risposto che sta” cercando finanziamenti senza, per questo, far ricorso alle casse comunali”. E, a proposito del risanamento ambientale, e a questo punto anche culturale,  si pone un interrogativo anche l’opposizione di palazzo Portoghesi. Dai consiglieri comunali di minoranza è partita una segnalazione, indirizzata a sindaco e delegato al Decoro Urbano, in merito alle”constatate condizioni in cui versano le facciate dei monumenti storici del nostro paese “. Rocco Lanza e gli altri fanno riferimento, ad esempio, al parcheggio attiguo alla chiesa di S.Maria Maggiore, perché si provveda ad effettuare “quanto prima operazioni di rimozione delle erbacce che,periodicamente, infestano le facciate dei monumenti e degli spazi circostanti”. Secondo”Insie me per Grotta-Bene Comune ” sarebbe non solo un impatto immediato sul decoro urbano” ma risulterebbe”fondamentale”  perché la rimozione degli infestanti “eviterebbe che venga inficiata la stabilità degli edifici e al fine di prevenire la caduta di calcinacci”. Una operazione di pericolosità evidente che,termina il gruppo di opposizione, richiede l’intervento di ditte specializzate o dei vigili del fuoco, questi ultimi” sempre attenti alle problematiche della nostra comunità “.
Giancarlo Vitale