Lecturae Dantis in Valle d’Ansanto a Rocca San Felice

Il Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante
Alighieri ha accolto la richiesta che l’Amministrazione comunale di Rocca San
Felice (AV) ha avanzato, in collaborazione con l’Unione Nazionale per la Lotta
contro l’Analfabetismo, affinché la “Mefite” potesse essere ufficialmente
riconosciuta quale “luogo dantesco”, luogo cioè adatto a sviluppare – più che
singole iniziative – progetti legati, nell’immediato futuro, ad un aspetto
rilevante dell’identità territoriale irpina, dove letteratura, storia e mito non
hanno mai smesso di “dialogare” tra loro oltre che con l’ambiente e il
paesaggio.
Se ne parlerà venerdì prossimo, 25 giugno, alle ore 18.00, all’ombra del
tiglio secolare che caratterizza la storica piazza di Rocca San Felice, nel
cuore della valle d’Ansanto, in Irpinia.
Un primo tavolo di discussione, inaugurale e programmatico insieme, intorno al quale sono stati invitati a commentare le opportunità legate al riconoscimento del patrocinio esponenti
del mondo della cultura e delle istituzioni. Accanto agli amministratori (sono
programmati gli interventi del sindaco Guido Cipriano e del consigliere
Giuseppe Nigro), offriranno spunti di riflessione Aglaia McClintock
(docente di diritto romano e diritti dell’antichità presso l’Università del Sannio),
Remo Carulli (coautore dell’ultima guida Lonely Planet della Campania),
Achille Mottola (presidente del Conservatorio “Cimarosa” di Avellino) in tandem con
Maria Gabriella Della Sala (direttrice del medesimo Conservatorio). Sarà
Livio Petitto (Vice Presidente della Commissione Aree Interne della Regione
Campania) a trarre le conclusioni istituzionali.
L’incontro di venerdì prossimo, che avrà come colonna sonora le musiche
originali del Notturno Concertante , è stato immaginato nelle forme di un
dialogo aperto, di un colloquio con tutti i partecipanti. Il filo conduttore della
discussione, tuttavia, viene delineato con chiarezza dagli organizzatori.
“Quanto Rocca San Felice meritasse, con il suggestivo lago della Mefite, un
riconoscimento ufficiale circa il suo inserimento nella geografia dei luoghi
danteschi, tanto reali quanto immaginari, è cosa iscritta nelle fonti”, afferma
Giuseppe Nigro , consigliere comunale delegato al coordinamento generale del
progetto. E, in effetti, la letteratura latina non manca di riferimenti testuali
riguardanti la valle d’Ansanto; anche se, nell’anno in corso, particolare
rilevanza assume la citazione di Virgilio nell’Eneide (VII, 563-570), che colloca
proprio nella Mefite sanfelicese una delle principali e più spaventose bocche di
accesso agli Inferi.
Cosa sia successo allora dinanzi alle fauci pestifere di Acheronte può spiegarlo
adeguatamente una raffinata interprete del mondo classico, esperta di miti,
quale è Aglaia McClintock . Per la verità, non solo cosa sia successo in passato, nel labirinto delle narrazioni mitologiche, ma anche cosa potrà succedere in futuro. Che le storie dell’antichità, infatti, giovino ormai non solo allo studio, alla ricerca e alla formazione, bensì al turismo e alla giusta valorizzazione delle aree interne, è un’acquisizione ulteriore che pure merita di essere sottolineata. Un’operazione certo non facile, che comporta un notevole
sforzo organizzativo da parte dei territori coinvolti e delle comunità interessate,
come potrà spiegare Remo Carulli , cultore della letteratura di viaggio e
coautore dell’ultima guida Lonely Planet della Campania. Là dove, tuttavia, i
comuni sono riconosciuti meritevoli di essere inseriti in circuiti culturali e
turistici internazionali, occorre che alla riflessione segua il contributo fattivo
delle istituzioni. Si comincerà, pertanto, coll’interrogare il presidente e il
direttore del Conservatorio “Cimarosa” di Avellino, Achille Mottola
e Maria Gabriella Della Sala , sulle opportunità di collaborazione esistenti. “Respirare
il territorio, ovvero leggerne e assecondarne i bisogni” è stato assunto a motto
dell’Istituto di alta formazione artistico-musicale irpino, ma esso ben si addice
alla missione della Commissione Aree Interne della Regione Campania cui sono
indirizzate le prime istanze.
“Il patrocinio che ci viene concesso in occasione delle celebrazioni dantesche –
afferma Guido Cipriano , sindaco di Rocca San Felice – ci porta ad intensificare
il lavoro già avviato sul piano culturale, consolidando taluni assi d’intervento.
Che Rocca possa ospitare un appuntamento annuale di aggiornamento sugli
studi danteschi, intorno al quale far crescere una proposta meglio articolata
che recuperi la dimensione più autentica dei luoghi letterari, è un obiettivo che
va senz’altro coltivato”.

​“Un obiettivo in linea con la tradizione letteraria dell’alta Irpinia, che da Francesco De Sanctis a Dante Della Terza ha fornito contributi davvero decisivi, da annoverare tra le eredità più significative da mettere a frutto”, aggiunge in un suo comunicato l’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo, partner dell’iniziativa.

All’annuncio inaugurale di venerdì prossimo, dunque, seguirà la programmazione dei lavori che mira a coinvolgere quanti (tra amministrazioni, scuole e associazioni) riconoscono nella valle d’Ansanto il “luogo nobile e ricordato per fama in molte contrade”, tornando alle parole di Virgilio.