“Tempo sospeso “ un libro sul presente ..e futuro.. della scuola di Giovanni Savignano

“Tempo sospeso” è un bel libro di Famiglietti Rosaria pubblicato da Gesualdo Edizioni nella interessante Collana Mordenti. Il testo riguarda la scuola al tempo della DAD. Una narrazione interiore, sul profilo psicologico, tra madre e figlia per mezzo di racconti, con l’obiettivo di utilizzare “ il tempo sospeso “ che si sono preordinate. Pertanto, le due affiliate intraprendono un rischioso ma emozionante viaggio spirituale, In tal modo, prendono coscienza di quanto sia importante proseguire per la stessa strada, in “convergenze parallele ”. La DAD-didattica a distanza- è stata una sofferta prova di autoformazione di tutta la classe docente, di autoregolazione di tutti gli studenti. Purtroppo non tutti gli alunni avevano dispositivi tecnici per i collegamenti, anche se le scuole hanno messo a disposizione tutta la dotazione tecnologica posseduta e quella acquisita con l’aiuto dello Stato. I risultati raggiunti, sul piano didattico, sono stati rapportati all’interesse che ogni allievo ha investito come studio, partecipazione, così come accaduto con la lezione in presenza. La scuola in questi due anni ha vissuto una vera e propria rivoluzione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti . Qualcuno ha espresso qualche critica ai risultati di questa nuova didattica, parlando di esiti formativi inferiori alle aspettative. La fase storica attuale, con grandi trasformazioni, ha stimolato un’ampia riflessione circa il notevole cambiamento verificatosi nella scuola. La DAD adottata come metodo di apprendimento alternativo, ha pur prodotto delle conseguenze negative, sia a breve che a lungo termine, sul benessere di bambini e adolescenti. La Dad è certamente un’opportunità per i ragazzi più studiosi, ma un limite per chi ha difficoltà nell’apprendimento e nell’organizzazione dello studio. Se , di norma, non è facile rendere piacevole una lezione scolastica, trascorrere ore davanti ad uno schermo significa limitare il coinvolgimento attivo nel rapporto tra docenti e discenti. In specie, la mancata possibilità di comprendere e cogliere segnali non verbali; ne consegue che durante lo svolgimento delle lezioni online, viene messa a dura prova anche la capacità di concentrazione. Il processo di apprendimento, col quale si assorbono conoscenze, è strettamente connesso alla memoria che ne tutela la conservazione nel tempo. L’assenza di relazioni e la dimensione di isolamento creano un impatto molto forte sulle vite di bambini e adolescenti, con conseguenze psicologiche allarmanti. I ragazzi si sentono più soli, disorientati, chiusi nella propria individualità. Anche l’uso della tecnologia e la relativa gestione di connessione o computer poco performanti, diventa fonte di ansia , panico e stress condizionando la capacità di concentrazione e attenzione a loro volta fortemente indebolite dalla situazione. La scuola nasce come luogo nel quale attraverso il dialogo e il confronto si delinea l’apprendimento e la crescita, dunque non solo didattica, ma anche e soprattutto evoluzione e cambiamento. La scuola in presenza è composta da relazioni umane importanti, da gesti, sguardi, sorrisi, empatia che concorrono alla formazione della propria identità iniziando dal confronto con l’altro, dalla possibilità di sperimentare se stessi e diventare più coraggiosi. . Le prove relazionali sono emozioni che formano l’individuo nella sua singolarità. Scuola e famiglia hanno il difficile compito di accompagnare il processo evolutivo con grande attenzione. Un improvviso cambiamento nell’ambiente di apprendimento e le scarse interazioni sociali hanno prodotto una situazione estremamente inusuale per lo sviluppo dei più giovani e rappresentano un motivo di grande preoccupazione per i genitori e gli educatori.

                                                                              Prof. dott. Giovanni Savignano