Coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino

Caserta, presidio permanente al Monumento ai Caduti – 10.5.22 ore 17

E’ in corso, come annunciata, la riunione delle associazioni degli allevatori organizzate nel Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino.
Le associazioni degli allevatori (presenti La Lega Bufalina, l’Associazione Amici della Bufala, l’Associazione Tutela Allevamento Bufala Mediterranea, il SIAAB – Sindacato Agricoltori e Allevatori Bufalini e Altragricoltura) prendono atto con soddisfazione del fatto che la Commissione Europea ha confermato la giustezza della loro proposta di introdurre la vaccinazione nel Piano per l’eradicazione approvando la proposta della Regione Campania. Proposta avanzata dalla Regione dopo mesi di iniziative di mobilitazione e che segna, indubbiamente, un risultato importante per la mobilitazione degli allevatori casertani.

Ancora una volta, dunque, si dimostrano come infondati i tentativi di negare la possibilità della vaccinazione. Ora che l’Europa ha dato il via libera alla vaccinazione (come era ovvio e come da tempo chiede il Coordinamento), il movimento degli allevatori, riunito nel Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, sottolinea che, ancora una volta, i fatti stanno dando ragione al movimento e che, evidentemente, la sua iniziativa paga nell’interesse del territorio, degli allevatori e dei cittadini.

Incassato il primo risultato, ora bisogna andare avanti per ottenere un piano coerente, ed efficace che sappia coniugare la prevenzione con l’eradicazione e lo sviluppo. Per questo occorre cambiare l’impianto generale del Piano che, pur assumendo la vaccinazione, propone strumenti obsoleti, inefficaci e dannosi per le imprese e il territorio. La vaccinazione, ricorda il movimento, è solo uno degli aspetti che caratterizzano una azione efficace che deve integrarsi con una forte iniziativa per l’autocontrollo, il ripopolamento, nuove soluzioni in materia di individuazione dei casi positivi in modo da evitare lo scandalo di migliaia di animali macellati pur essendo negativi. Tutti obiettivi che devono essere ancora raggiunti e che il Coordinamento ha posto da mesi.

Obiettivi avanzati in particolare nelle settimane scorse dal Movimento con documenti inviati a Consiglio Regionale ed alla Giunta e, finanche, al Presidente Vincenzo De Luca. Tre gli obiettivi posti su cui il Coordinamento attende risposte: a) la sospensione dell’applicazione del Piano fino alla ricostruzione di un confronto per la condivisione, b) l’apertura del confronto direttamente presso la Presidenza della Regione dal momento che il Presidente De Luca è anche il responsabile della Sanità regionale, c) la sostituzione della struttura degli esperti che ha ispirato e gestito il piano precedente.

Nel ricordare che il Coordinamento Unitario ha declinato. per il momento, l’invito dell’Assessorato di far parte del cosi detto “Comitato per la trasparenza” fino a quando non saranno ricostituite le condizioni di fiducia venute meno per responsabilità della Regione, la riunione di oggi valuterà le prossime iniziative che verranno portate all’Assemblea generale per essere annunciate nel merito nelle prossime ore.

Iniziative che, certamente, si metteranno in campo in modo che ai cittadini sia sempre più chiaro che per risolvere la crisi del territorio e del comparto bufalino occorrono scelte chiare. Quelle stesse scelte che il Coordinamento ha avanzato alla Regione da cui non arrivano risposte serie e chiare.

COORDINAMENTO UNITARIO IN DIFESA
DEL PATRIMONIO BUFALINO

COM.STAMPA

In attesa di verificare in mattinata gli atti concreti, all’annuncio che la Commissione Europea ha dato il disco verde sulla vaccinazione, Gianni Fabbris interviene a nome del Coordinamento Unitario in difesa del Patrimonio Bufalino di cui è portavoce, con una prima dichiarazione cui seguirà nel pomeriggio un documento più artcolato frutto dell’incontro già programmato in giornata.
“Non avevamo alcun dubbio che la vaccinazione dei capi bufalini fra i 6 e i nove mesi sarebbe stata approvata dai competenti Uffici Europei. E’ la nostra richiesta minima da mesi avanzata proprio perchè sapevamo che l’Europa la proponeva come strategia avanzata. E’ sicuramente una nostra vittoria dal momento che se non avessimo posto con forza questo primo obiettivo la Regione non la avrebbe mai nemmeno richiesta (come sosteneva l’Assessorato a Dicembre). Solo alla fine di Gennaio, infatti, e grazie alle nostre mobilitazioni, la Regione si è decisa a richiederla in un Piano che la aveva fino ad allora ostinatamente esclusa. Molti sono stati (e sono ancora) gli interessi che si muovono contro la vaccinazione. Abbiamo sentito Organizzazioni Professionali (che sostengono di essere maggiormente rappresentative) schierarsi contro e minacciare scioperi per impedirla. Abbiamo sentito parte della struttura tecnica che ha ispirato il vecchio piano sostenere bugie risibili come quella per cui se si fosse fatta la vaccinazione si sarebbe dovuta fare in tutta la Campania e non solo a Caserta oppure che le aziende ne avrebbero avuto un danno perchè sarebbe stato obbligatorio mettere in etichetta sulle mozzarelle la dicitura che provenivano da animali vaccinati. Niente di tutto questo, evidentemente. Puro terrorismo di chi si ostina a continuare con la logica dell’inutile sterminio invece che della prevenzione. Oggi abbiamo il riconoscimento che la vaccinazione si può fare senza mettere niente in etichetta e solo per 11 comuni. Una prima vittoria del movimento che ci sprona ad andare avanti. Adesso bisogna portare a casa gli altri risultati della mobilitazione che si dimostra  sempre più come efficace. Serve la sperimentazione sui capi adulti, serve una strategia certa sull’individuazione dei casi positivi per scongiurare la tragedia dei massacri inutili di animali e aziende. Serve garantire l’autocontrollo senza i lacci e laccioli che il nuovo piano prevede, Serve una strategia di rilancio del settore a iniziare dalla certezza degli indennizzi e del ripopolamento. In una parola serve integrare la prevenzione con l’eradicazione e lo sviluppo. Deve essere chiaro che, per noi, la vaccinazione da sola non risolve i problemi, serve un cambio di strategia che stiamo chiedendo e indicando da tempo e che, siamo convinti, è l’unica strada da seguire per raggiungere i risultati. Nelle prossime ore annunceremo le ulteriori iniziative per una mobilitazione  che andrà avanti estendendosi fino ai risultati: quello di salvare il patrimonio bufalino, il territorio e le aziende”