La scelta: Villamaina decide di uscire dall’unione dei Comuni dell’Ufita

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La scelta: Villamaina decide di uscire dall’unione dei Comuni dell’Ufita.

Non è propriamente un fulmine a ciel sereno questa notizia che giunge da Villamaina,
poiché il sindaco Trunfio e la sua amministrazione Comunale avevano più volte
dichiarato questa lettura del territorio che si è poi concretizzata nel Consiglio Comunale
di ieri sera quando la decisione, a norma dell’articolo 3 comma 3 dello statuto è stata
ratificata dalla maggioranza qualificata dei 2/3 dei consiglieri comunali.
Villamaina dunque lascia l’Unione dei Comuni Ufitana, dopo circa dieci anni.
Le ragioni di questa scelta le ha spiegate il sindaco prof. Nicola Trunfio: “Preciso subito
che non si tratta certamente di un giudizio di merito sull’operato dell’unione, bensì di
una scelta di natura prettamente politica dettata dalla geografia, dalla storia e dalla
conformazione del nostro territorio. Rileviamo anzitutto che Villamaina ricade
geograficamente tra le Valli d’Ansanto e quella del Fredane e non certamente in Valle
Ufita. Tutte le aggregazioni sovracomunali precostituite del resto (Distretto ASL,
Consorzio Servizi Sociali, Ex Comunità Montana, Distretto culturale) la collocano in
Alta Irpinia, precisamente nell’area di Sant’Angelo dei Lombardi. Villamaina è inoltre di
diritto uno dei 25 Comuni dell’Area SNAI “Progetto Pilota Città dell’Alta Irpinia” e
beneficia a pieno titolo delle risorse e delle premialità riservate alle aree interne.
Ebbene, all’interno della SNAI si sta discutendo da tempo di realizzare delle Unioni di
Comuni per aree omogenee in modo da facilitare la gestione esecutiva di alcuni processi
e progetti strategici. Ora, in considerazione del fatto che l’art. 32 comma 2 del TUEL
consente ai Comuni di poter far parte di una sola unione, la scelta di Villamaina si è
resa obbligata.
Villamaina è infatti tra i comuni promotori della costituenda unione delle Valli
d’Ansanto all’interno del perimetro SNAI. Dunque nessuna polemica con le scelte del
passato, soltanto una decisione di opportunità ed una diversa lettura geo-politica del
territorio. Dialogare con comuni delle nostre stesse dimensioni e più prossimi a noi per
contiguità ma anche per caratteristiche demografiche, morfologiche ed urbanistiche ci
consentirà di perseguire alcuni importanti obiettivi sui quali stiamo già dialogando quali:
la redazione di un piano urbanistico d’area, la costituzione del Parco naturalistico-
archeologico della valle d’Ansanto, un pacchetto unitario di promozione turistico-
termale con al centro il geo-archeosito della Mefite, la messa in comune di servizi e la
gestione unitaria dei concorsi per rimpiazzare il personale ormai prossimo al
pensionamento ecc”.
Non si è lasciata attendere la reazione del capogruppo di opposizione Dott.ssa Di Cicilia
la quale ha parlato di “discesa da treno dello sviluppo” per tornare sul “calesse”,
rilevando inoltre un sicuro “pregiudizio di opportunità lavorative per i nostri giovani”.

Si tratta, dichiara in replica il sindaco Trunfio, di un giudizio errato e molto offensivo nei
confronti dei paesi dell’Alta Irpinia con i quali Villamaina ha deciso di accompagnarsi in
questo nuovo percorso.
I paesi della Valle d’Ansanto non possono essere definiti “un calesse” rispetto al treno
veloce della Valle Ufita, come se in Alta Irpinia si viaggiasse ad una velocità settecentesca
e lo dimostreremo con i fatti. La Valle d’Ansanto è il luogo con le maggiori potenzialità
turistico-paesaggistico-culturali per eccellenza in Irpinia.
Villamaina continuerà ad essere un paese cerniera tra le due aree di snodo. Non stiamo
delocalizzando nulla, non stiamo trasferendo Villamaina nella vallata dell’Osento; il
nostro paese rimarrà geograficamente e politicamente a centro di quelle dinamiche di
sviluppo che, all’interno della nuova Unione ci vedranno dialogare con la Valle Ufita per
un’interconnessione funzionale dell’area di Grottaminarda con quella di Sant’Angelo-
Lioni-Calitri.
Nessun pregiudizio per i nostri giovani. Il fatto che Villamaina e la nuova unione
ricadano all’interno di una SNAI è anzi un motivo di maggiore tutela per le opportunità
riservate che avremo, tant’è vero che in Valle Ufita si è trascorso tutto l’autunno e
l’inverno scorso ad inseguire una candidatura per un collocamento tra le nuove aree
SNAI.
Che senso avrebbe avuto per Villamaina provare a riconseguire un obiettivo che
sull’altro versante già ci appartiene?