Lunedì 16 giugno, dalle ore 16.00 nella Sala “Giancarlo Siani”, Consiglio Regionale della Campania, si è svolta la conferenza organizzata dal Garante regionale della Campania “La Politica incontra il carcere”. Hanno partecipato esponenti della politica, tutti i garanti della regione, cappellani, associazioni operanti negli Istituti e numerosi volontari impegnati in progetti di reinserimento, rieducazione e socializzazione.
La Conferenza dei Garanti regionali dei detenuti, con in testa il portavoce campano prof. Samuele Ciambriello, ha lanciato il guanto di sfida. Ora la palla passa alla politica e alle istituzioni.
I numeri che imbarazzano l’Italia, anche in ambito europeo sono:
– 62.000 corpi stipati in spazi per 45.000 posti massimo;
– Sovraffollamento al 138% (con picchi del 200% in alcune regioni)
– 9.000 detenuti con pene minori, inferiori ad un anno di reclusione ed in altri numerosi casi inferiori a sei mesi.
– 1 suicidio ogni 4 giorni nelle carceri italiane.
«Non è un problema di giustizia, ma di civiltà» tuona Ciambriello. «Se la politica non risponde, il carcere esploderà come bomba sociale».
La parlamentare del Pd, On.le Michela Di Biase ha detto che: «La responsabilità ricade su tutti a cominciare dalle formazioni politiche che devono avere un continuo, costante e risolutivo dialogo. Queste morti sono responsabilità dello Stato che tutela la vita di ciascuno privato della libertà per un reato commesso, ma che mai dev’essere privato della Dignità umana».
Garantire la dignità umana è stato il leitmotive che si è sentito da tutti i politici presenti ed intervenuti nella discussione. Il Sen. Sergio Rastrelli di FdI ha sostenuto la necessità di: «Garantire il rispetto delle leggi dello stato con la pena che dev’essere inferta e non elusa con provvedimenti estemporanei che possono scansare il ruolo dello Stato, custode della Legalità».
Anche il Sen. Gianluca Cantalamessa della Lega si è unito a questa linea critica di management degli Istituti e soprattutto della possibilità di garantire la: «Legalità da fare e non quella di dire». Queste le parole presentate per la riflessione politica dall’associazione napoletana dei detenuti che ha voluto un incontro diretto ed ufficiale con il Parlamentare.
Legalità, dignità e tante altre problematiche che sono state enunciate, trovano consenso in tutti i politici di maggioranza e di opposizione che hanno partecipato. L’On. Luigi Casciello di Noi Moderati, già consigliere politico nel Governo Draghi, chiama queste emergenze; «contingenze», sollecitando tutti i suoi colleghi ad «unirsi in parlamento quando si discute di carceri e trovare linee risolutivi comuni a cui aderire».
Tante sono state le critiche allo stato attuale della gestione infrastrutturale, amministrativa e organizzativa degli Istituti di pena. Gravose, in particolare nella nostra Regione, sono le condizioni degli IPM e degli ICAM. La Sen.ce Maria Domenica Castellone del M5S ha raccontato di una vicenda che ha conosciuto visitando l’ICAM della nostra regione vedendo ed ascoltando: «Una ragazza di 18 anni, all’ottavo mese di gravidanza, con il problema di dove partorire, nonché, con l’inquietudine di poter essere trasferita in una struttura del Nord nelle sue condizioni».
Queste le sfida sul tavolo. La Politica incontra il Carcere non è stato il solito talk show a cui si assiste da ormai troppo tempo. In gioco il sovraffollamento, la mancanza cronica di medici, il rischio epidemie, i diritti umani umiliati.
L’On.le Riccardo Magi di +Europa si unisce al coro e sollecita: «interventi urgenti per le carceri» aggiungendo che: «Siamo di fronte a numeri insopportabili, servono risposte immediate. Basta discussioni, servono fatti». Un j’accuse alla politica. L’On.le Magi, da anni impegnato sui temi del diritto penitenziario, ha snocciolato dati come macigni. «Questi numeri raccontano un fallimento dello Stato» ha denunciato. «Quando il sovraffollamento supera il 138%, non siamo più di fronte a un’emergenza, ma ad un allarme di sistema».
Le 3 proposte avanzate dall’On. Magi, in assonanza di quanto affermato durante la dsiscussione da Ciambriello, suonano come proposte che possono anche turbare più di qualcuno: «Sblocco immediato delle misure alternative per i detenuti con pene sotto l’anno. Piano straordinario di assunzioni per medici e operatori penitenziari. Utilizzo dei fondi P.N.R.R. per l’adeguamento strutturale degli istituti, aggiungendo: «So che qualcuno storcerà il naso» ha avvertito Magi «ma se continuiamo a ignorare le sentenze della CEDU dovremo anche fare i conti con multe milionarie invece di investire in riqualificazione».
«La nostra regione ha 4 carceri oltre il 180% di capienza». A conclusione della sessione il Garante Campano Ciambriello ha ricordato . «L’on. Magi ha indicato la strada ora serve un tavolo permanente Regione-Ministero».
Intanto, i dati resteranno esposti in Consiglio Regionale come macabra installazione-denuncia.