Quello che si respira stamani nella casa reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, è un clima a dir poco surreale: la notizia della prematura morte del suo direttore Massimiliano Forgione a soli 49 anni, ha lasciato tutti attoniti ed addolorati. Forgione, originario di Solopaca, in provincia di Benevento, è morto a causa di un male incurabile e lascia due figli in tenera età. Una carriera ben avviata la sua: prima in qualità di vicedirettore e poi di direttore presso diversi istituti d’Italia , da qualche anno era stato assegnato alla guida della casa circondariale di Sant’Angelo dei Lombardi, facendolo diventare uno degli istituti di punta dell’intera amministrazione penitenziaria, un modello da imitare e a cui fare riferimento. Un istituto di pena a cui erano stati dedicati numerosi servizi televisivi e giornalistici perché uno dei pochi che può vantare una percentuale altissima di detenuti che lavora e che per mezzo del lavoro può davvero sperare in un reinserimento nella società. L’attenzione e la cura che Forgione impiegava nello svolgimento del suo lavoro non erano incentrate solo verso la popolazione detentiva, ma anche nei confronti del personale impiegato. Per questo il vuoto lasciato sarà sicuramente difficile da colmare. I funerali si svolgeranno sabato alle ore 10 presso la cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi.
