Forino – Tra il XV e il XVIII secolo in Europa iniziò la persecuzione di persone che, guidate da oscure forze infernali, erano sospettate di compiere atti di magia e malefici. Streghe e stregoni erano capaci di realizzare sortilegi per favorire o danneggiare, quindi influenzare negativamente o positivamente la realtà.
Il presunto pericolo che potevano rappresentare determinò il fenomeno della “caccia alle streghe”. Così iniziò una lunga serie di condanne a morte senza diritto di processo per qualunque persona sospettata di appartenere a tale categoria. Molto spesso la ‘colpa’ della quale erano responsabili era di realizzare decotti e infusi a base di piante come mezzo di guarigione. Purtroppo, l’ignoranza del popolo, intesa come ‘non conoscenza’ dei poteri delle erbe medicinali, scatenò questa reazione di rifiuto e di terrore che sfociò in veri e propri persecuzioni.
Ignorare le dinamiche di ciò che risulta incomprensibile conduce il pensiero dell’uomo alla condanna: è più semplice ‘eliminare’ , ‘demonizzare’ che volgere l’attenzione verso la comprensione del ‘nuovo’ .
Prospettare scenari apocalittici per far leva sulla paura è sempre stato uno strumento utilizzato per osteggiare il progresso. Fortunatamente la creatività, l’ingegno, la sperimentazione, il coraggio e l’intelligenza riescono a dimostrare, nel tempo, che non tutto ciò che non si conosce è negativo. E così oggi, per esempio, è diventato un vantaggio curarsi con le erbe medicinali dalle quali si ricavano molti benefici.
Da qualche giorno nel Comune di Forino è iniziata una querelle in merito ad un nuovo impianto che dovrà essere realizzato nella zona PIP del paese. La “Lettera aperta di un cittadino contro l’inceneritore a Bio Masse” ha dato l’avvio alla riflessione e all’analisi di ciò che può provocare questo “presunto”, così come indicato dal solerte cittadino, “inceneritore a Bio Masse” . Così l’impianto, che in realtà è un Gassificatore e rappresenta una tecnologia all’avanguardia, si trasforma nell’immaginario collettivo in “Bio Mostro”. La Lettera propone vari interrogativi, dubbi che ovviamente sarebbero leciti e comprensibili se non contenessero in sé già una dura condanna prospettando, in modo dettagliato come se esistessero certezze, conseguenze terribili per la salute dei cittadini e dell’ambiente. La Sintesi alla quale si perviene è dedotta da un’errata Tesi non essendo affatto un inceneritore a Bio Massa l’impianto che tanta attenzione ha attirato in questo periodo.
La “Lettera aperta ad un cittadino disinformato”, scritta dall’Amministratore EcoEnergy, Ing. Alberto Esposito, chiarisce e risponde, in modo circostanziato e minuzioso, a tutti i quesiti posti dal condivisibile senso civico del premuroso cittadino che ha espresso i propri timori, facendosi anche portavoce della comunità. Grazie all’attenzione dell’anonimo autore della Lettera, l’Ing. Esposito ha potuto chiarire dettagli tecnici per i quali l’impianto in oggetto non è un inceneritore, non è a Bio Gas (non tratta rifiuti urbani), non è una centrale a Biomassa che immette nell’aria prodotti della combustione, non inquina, non produce danni alla salute. Inoltre ha puntualizzato i vantaggi che da esso ne derivano ed ha elencato gli enti preposti e competenti che hanno rilasciato l’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto.
Il sig. Biondi è intervenuto in tale questione con un suo articolo “ Cittadini contro il gassificatore di Celzi, protesta sui social e nei discorsi di piazza”, nel quale ha evidenziato quanto i cittadini di Forino siano “irati, imbufaliti…per il futuro che verrà, non conoscendo le caratteristiche della nascente struttura”.
Sembra evidente, dopo l’intervento dell’Ing. Esposito, che non ci sia la volontà di conoscere realmente le caratteristiche dell’impianto ma sia strumentale creare un Bio Mostro da combattere che “farà da protagonista nella prossima campagna amministrativa”, come sostiene il sig. Biondi.
Il contesto storico-culturale del Medioevo ha creato la ‘caccia alle streghe’ che probabilmente rappresenta non solo un momento del passato ma un aspetto dell’indole umana più propensa alla condanna che alla conoscenza.
Il sig. Biondi, in merito alla questione, prospetta che “i prossimi candidati di certo avranno da affrontare un’ulteriore situazione spinosa”.
L’invito è quello di non esprimere giudizi di valore basati su ciò che è “presunto” ma su ciò che è reale. Esercitare il proprio senso critico rende i cittadini liberi e rispettosi della ‘cosa comune’. I condivisibili interrogativi che possono esistere sull’istallazione dell’impianto devono trovare risposte documentate e certe da parte di coloro che hanno specifiche competenze e ne sono i responsabile. L’Ing. Esposito, come dimostrano i fatti, si è reso disponibile in tal senso. I’ Amministratore conclude il suo intervento restando “ a disposizione del cittadino di Forino per qualsiasi delucidazione in merito, non ultimo, si propone una visita ad un impianto gemello per una verifica diretta”. Nel suo articolo Biondi cita la frase intimidatoria che i Bravi rivolgono a Don Abbondio ”Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”. Tutti conosciamo il lieto fine del romanzo I Promessi Sposi!