Vallata (AV) – Sulla fiaccolata di solidarietà, Il Sindaco Leone risponde al quotidiano “Il Mattino”: “Nel mio comune non ci sono episodi di matrice camorristica. Chiedo l’intervento del Prefetto per il procurato allarme”

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Vallata – Il sindaco del comune di Vallata (Av), Giuseppe Leone, si dissocia dalle forti dichiarazioni riportate nell’articolo “Vallata in piazza per il macellaio minacciato” a firma di Michele De Leo e pubblicato sul quotidiano “Il Mattino”, in data 23 agosto 2018.

“Come primo cittadino ed a nome di tutta l’amministrazione e della comunità vallatese che rappresento – dichiara Leone – esprimo pieno sostegno alla fiaccolata da me autorizzata per il giorno 25 agosto, per il grave episodio del 15 giugno che ha colpito la famiglia Cornacchia. Io stesso sarò presente con la mia compagine e con la comunità a sostegno della famiglia Cornacchia, e tra l’altro ringrazio tutti i cittadini di Vallata e non, per la solidarietà mostrata con i fatti e con la vicinanza in tutti questi mesi. Non condivido e mi dissocio fermamente – continua il primo cittadino di Vallata – dalle parole del giornalista Michele De Leo, il quale sul quotidiano “Il Mattino” di oggi, 23 agosto 2018, in prima pagina, afferma con convinzione che si tratta di un “episodio di matrice camorristica”. Con sincerità, a me queste notizie non sono mai pervenute, il nostro paese gode di tranquillità, non ci sono cicatrici riconducibili a matrice camorristica. Pertanto, invito gli inquirenti, il Prefetto e il Procuratore della Repubblica affinché facciano chiarezza sulle parole gravi e gratuite esternate dal De Leo, procurando un’immagine distolta di quella che è la nostra realtà, gettando fango su una cittadina tranquilla e pulita, e creando, inoltre, addirittura procurato allarme tra la popolazione. Mi chiedo: ma il giornalista De Leo è in possesso di notizie di indagine a sostegno di quanto scritto nel suo articolo? Sulla base di quali elementi parla di episodi di matrice camorristica? Io e tutta la comunità siamo i primi a voler conoscere la verità sull’accaduto, ma da chi sta indagando, non da chi in maniera fuorviante pubblica in prima pagina notizie del genere.

Concludo dicendo che stiamo valutando l’opportunità di querelare “Il Mattino” ed il giornalista, per danno d’immagine, procurato al Comune di Vallata ed a tutta la comunità, anche se detti profili sono perseguibili d’ufficio, e mi accerterò in prima persona se ciò verrà fatto. Io continuerò a battermi e a dare sostegno alla famiglia Cornacchia e per tutti i cittadini di Vallata ma non tollero che si pubblichino notizie su Vallata in prima pagina, in questi termini e con queste parole”.

Loredana Cornacchia Tanga