Joe Barbieri in esclusiva per TGNEWSTV….il mio mondo in un “ORIGAMI”

Joe Barbieri in esclusiva per TGNEWSTV….il mio mondo in un “ORIGAMI”

La redazione di TGNEWSTV riceve con piacere l’intervista rilasciata da Joe Barbieri a Maria Rusolo, addetta alla comunicazione dell’associazione I Senzatempo di Avellino. Di seguito quanto dichiarato dall’artista che si esibirà presso l’auditorium dell’Hotel De La Ville di Avellino il prossimo sabato 16 marzo alle ore 20.00.
1- Le basi della sua poetica musicale sono il jazz, la musica italiana d’autore e la musica brasiliana, come si legano tra di loro e quanto incidono su quello che compone e scrive?
Queste tre culture musicali sono divenute nel tempo per me le reali fondamenta di un linguaggio, che utilizzo sin dall’attimo in cui inizio a concepire nuove composizioni fino al momento in cui quella stessa musica viene eseguita dal vivo. La diversità è un valore, ne sono fermamente convinto, in ogni ambito. E mescolare gli stili, rimanendo consapevoli delle proprie radici, non può che far nascere qualcosa di buono, misterioso e di ineluttabile.
2- La sua musica è ” una carezza per l’anima” da dove arriva la sua ispirazione?

Forse sarò banale, ma non posso che rispondere «dalla vita». Quel che accade va semplicemente osservato, di quel che vediamo possiamo tirar fuori le storture, i lati più aberranti. Oppure decidere di dare valore alla poesia, alla bellezza, che – per usare una espressione forte che non ho certo inventato io – è un atto rivoluzionario, politico persino.

3- Sarei curiosa di sapere, che cosa pensa di quello che accade, in questo momento nel nostro Paese e nella sua città, e se in qualche modo la sua musica risenta di questo clima.
Assolutamente si: la musica, l’arte, ma direi ogni cosa – dalla più astratta alla più concreta – risente del senso di imbarbarimento che pervade la nostra contemporaneità. La lotta per la sopravvivenza economica e sociale ci spingono verso una darwiniana battaglia in cui un fiore, una canzone, un gesto d’affetto sembrerebbero tutte cose destinate a soccombere. E invece no, invece la bellezza è necessaria e si riorganizza in barricate, in sacche di resistenza, in rappresaglie di gentilezza.
4- L’artista, il musicista Barbieri, pensa che l’arte e la cultura possano, in qualche modo cambiare il mondo?
Sono fermamente convinto che, per dirla alla Dostoevskij, «la bellezza ci salverà».
5- Un’ultima domanda, spero non troppo banale, dove si immagina Joe Barbieri tra dieci anni?
Mi immagino lì a continuare a prendermi il rischio di far cose seguendo quella voce interiore che tutti i giorni mi chiama a raccontare. Il mio mestiere è pieno di improvvisi ed inattesi incanti; ecco, io voglio andare come un rabdomante alla ricerca di quei momenti, proseguendo ad incantarmi. Voglio ballare sull’orlo del baratro delle cose che mi danno contentezza, che mi spiegano il mio posto al mondo.