Scuola Concorso, tutte le novità sulle procedure concorsuali

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Scuola Concorso, tutte le novità sulle procedure concorsuali

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che autorizza il MIUR a bandire un concorso straordinario per i docenti precari e introduce delle novità per il concorso ordinario per insegnanti che uscirà entro al fine del 2019.

Il provvedimento prevede l’attivazione, contestualmente, di due procedure concorsuali per stabilizzare il personale docente con 3 anni di servizio e reclutare nuovi insegnanti. Si tratta di due bandi per lavorare nella scuola secondaria, che porteranno oltre 40mila assunzioni.

Facciamo chiarezza sui concorsi docenti in arrivo e sulle novità introdotte dal decreto.

CONCORSI DOCENTI 2019

Il decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri il 10 ottobre scorso contiene, infatti, misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca, e di abilitazione dei docenti. L’art. 1 del documento prevede l’uscita di due concorsi MIUR nel 2019, rivolti ad insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. In particolare, stabilisce che sia bandito, contestualmente al concorso ordinario per docenti da assumere per i prossimi anni scolastici, un concorso straordinario, per titoli ed esami, per l’immissione in ruolo dei precari.

Questa procedura concorsuale avrà anche valore abilitante, dunque consentirà l’abilitazione all’insegnamento, per i partecipanti che pur non vincendo il concorso supereranno la prima prova scritta. Il decreto introduce anche delle novità relative  alle modalità di reclutamento del personale docente.

Il provvedimento fa seguito all’intesa sottoscritta il 1° ottobre dal Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Lorenzo Fioramonti, con le organizzazioni sindacali, per stabilizzare 24mila insegnanti precari e assumere nuovo personale mediante un bando ordinario.

Ecco tutte le novità sui concorsi docenti 2019 e sulle procedure concorsuali.

CONCORSO ORDINARIO DOCENTI

Il bando per insegnanti in arrivo mette a concorso posti riferiti a classi di concorso, sostegno e insegnanti tecnico pratici (ITP), che si prevede resteranno vacanti nei due anni scolastici successivi a quello in cui saranno espletate le prove per la procedura concorsuale. Si può concorrere per una sola classe per la Scuola secondaria di primo e secondo grado, e, per gli aventi il titolo idoneo, per i posti di sostegno. Il concorso, pur essendo nazionale, è organizzato su base regionale ed è possibile concorrere per una sola regione.

CHI PUO’ PARTECIPARE?

Il concorso ordinario docenti 2019 è rivolto a candidati in possesso di uno dei seguenti requisiti:

– abilitazione all’insegnamento, anche per altri ordini di scuola e/o classi concorsuali;
– titolo di studio necessario per accedere alla classe di concorso di interesse + 24 crediti universitari (CFU) in materie psico antropo pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche;
– per i soli posti ITP, diploma che costituisce titolo di accesso. Per questi posti fino al 2024-2025 non sarà necessario il possesso dei 24 CFU.

Per gli insegnanti di sostegno è richiesta idonea specializzazione.

QUALI SONO LE PROVE PREVISTE?

La procedura concorsuale comprende l’espletamento delle seguenti prove:

POSTI COMUNI

  • prova scritta a carattere nazionale, relativa alle materie della classe di concorso scelta;
  • prova scritta nazionale sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecniche didattiche;
  • prova orale;

POSTI DI SOSTEGNO

  • esame scritto a carattere nazionale;
  • colloquio.

IL CONCORSO E’ ABILITANTE?

Si. I partecipanti che conseguono un punteggio non inferiore a 7/10 per ciascuna prova risultano abilitati all’insegnamento.

COME AVVIENE L’INSERIMENTO?

I docenti reclutati sono inseriti con iniziale periodo di formazione e prova, della durata di 1 anno. Al termine di questa fase, in caso di esito positivo, sono confermati in ruolo e devono rimanere nella medesima scuola per 4 anni.

DOCENTI CONCORSO STRAORDINARIO 2019

Il concorso straordinario è finalizzato alla copertura di 24mila posti di lavoro per insegnanti precari, riferiti a classi di concorso, sostegno e ITP. La procedura concorsuale è nazionale ma articolata su base regionale, con possibilità di partecipare per una sola regione. I posti a concorso sono banditi nelle regioni, classi di concorso e tipologie di posto che si prevede resteranno vacanti e disponibili nel triennio 2020-2023.

Si può concorrere per i posti di sostegno oppure per una sola classe di concorso, ma è consentito partecipare contemporaneamente al bando ordinario e al bando straordinario, per le stesse classi di concorso e tipologie di posto, o per classi e tipologie di posti diverse.

A CHI E’ RIVOLTO?

Possono partecipare al bando straordinario per docenti i candidati in possesso dei seguenti requisiti:

– aver svolto almeno 3 anni di insegnamento, anche non consecutivi, nelle scuole secondarie statali, tra gli anni scolastici 2011-2012 e 2018-2019;
– aver insegnato per almeno un anno scolastico nella classe di concorso o tipologia di posto specifica per la quale concorrono;
– titolo di studio previsto per l’accesso all’insegnamento richiesto;
– per i soli posti di sostegno, idonea abilitazione.

SONO PREVISTE PROVE D’ESAME?

La selezione è per titoli ed esami, e prevede l’espletamento di un’unica prova scritta su computer, che si può superare conseguendo un punteggio non inferiore a 7/10.

COME SONO ASSUNTI I VINCITORI?

Per i docenti che vincono il concorso è prevista l’immissione in ruolo a partire dal 1° settembre 2020, ma le nomine possono essere effettuate anche negli anni successivi, fino all’esaurimento della graduatoria dei 24mila vincitori. Dopo un iniziale periodo di formazione e prova della durata di un anno, se confermati in ruolo, devono restare nella medesima scuola per quattro anni.

Chi non possiede i 24 CFU può conseguirli durante il periodo di prova, con oneri a carico dello Stato. Nel medesimo periodo occorre anche sostenere una prova orale con il comitato di valutazione dell’istituzione scolastica, integrato da un membro esterno, che si intende superata con un punteggio di almeno 7/10. L’immissione in ruolo comporta la cancellazione del docente da ogni altra graduatoria di merito, di istituto o ad esaurimento.

IL CONCORSO E’ ABILITANTE?

Si. Gli insegnanti confermati in ruolo al termine del periodo di formazione e prova sono abilitati all’insegnamento.

Possono conseguire l’abilitazione anche i candidati risultati idonei al termine della procedura concorsuale, avendo ottenuto il punteggio minimo richiesto per la prova computer-based, ma non sono rientrati nella graduatoria dei 24mila da assumere. Per abilitarsi devono:

– essere in servizio con contratto a tempo determinato almeno fino al termine delle attività didattiche;
– conseguire i 24 CFU, se non li possiedono;
– superare il colloquio per l’abilitazione davanti alla commissione di valutazione.

Questa procedura può essere seguita anche dai vincitori del concorso, se desiderano conseguire l’abilitazione prima dell’effettiva immissione in ruolo.

RIFERIMENTI NORMATIVI E INFORMAZIONI UTILI

Per ulteriori informazioni mettiamo a vostra disposizione il DOCUMENTO (Pdf 156Kb) contenente lo schema di decreto legge approvato il 10 ottobre 2019.

schema-di-decreto-legge-del-10-ottobre-2019-reclutamento-del-personale-scolastico-e-degli-enti-di-ricerca-e-di-abilitazione-dei-docenti