Dopo mesi di “raccolta balocchi” ad Ariano Irpino, organizzata dai membri della parrocchia di San Pietro Apostolo, guidati da Don Daniele Palumbo e le associazioni, tra cui l’Associazione “Ruote bianche”, il 20 dicembre, giorno del compleanno di Giammy, i balocchi sono finalmente arrivati a destinazione.
Dopo la celebrazione della Santa Messa nella chiesetta del cimitero, e un momento di preghiera vicino la tomba di Gianmichele, i volontari e i genitori, papà Raffaele e mamma Francesca, a bordo della Volkswagen “bulli” di Babbo Natale, sono partiti per Napoli.
Signora Francesca, mi rivolgo a lei che è la mamma e, come tutte le mamme che perdono i loro figli, si affidano a qualcosa o a qualcuno per andare avanti…
Visto che il Natale è ormai alle porte, chi è diciamo la sua “stella cometa”, verso cui volge lo sguardo e ha confidato sia oggi, che durante il periodo di malattia di Gianmichele?
La mia stella cometa, il mi punto fermo è il Signore che tutto può; io credo in Lui che ha fatto grandi cose per noi, come liberarci dal peccato originale, perciò a Lui, niente è impossibile. Ho pregato tanto, ho chiesto e ottenuto preghiere dall’intera comunità. Avevamo chiesto un miracolo: tanta vita terrena…
Però, il vero miracolo è ciò che sta accadendo adesso: vedere tante persone tra amici di scuola e di catechesi di Giammy, amici di famiglia, persone di Ariano e di altri paesi limitrofi uniti nel dare amore.
Durante il tragitto Ariano-Napoli, che sensazioni ha avuto?
Mentre ci avvicinavamo alla meta, cresceva l’ansia di non riuscire a trasmettere i reali messaggi legati a questo evento, dettata dalla consapevolezza della giovane età della maggior parte dei partecipanti.
L’evento ha soddisfatto le sue aspettative?
Dopo 4 ore trascorse al Pausilipon, insieme a tanti bambini e ragazzi, ci siamo recati a Piazza San Luigi, dove abbiamo organizzato una festa con musica live, palloncini, balli e animazione. Abbiamo consegnato altri doni ai ragazzi che dopo aver fatto la terapia, stavano rientrando a casa. In quel preciso momento, ho capito di aver vicino persone uniche che oltre alla consegna dei balocchi hanno dato molto di più: tutta l’energia, l’entusiasmo e l’affetto che potevano dare, lo hanno regalato a quei ragazzi e loro, inconsapevolmente, anche grazie ai genitori, gli infermieri, gli Oss che ci hanno accolto, hanno regalato a noi emozioni indescrivibili che ci porteremo sempre nel cuore.
Quale augurio si sente di dare a tutte le persone che soffrono e passeranno il Natale in ospedale?
Il mio augurio lo esprimo con il monito lanciato dal nostro caro e amato Giammy, in un momento difficile della sua vita “Il meglio della vita deve ancora venire”: un invito a vivere la vita a pieno e a non arrendersi mai.
Rivolgiamo un augurio speciale di Buon Natale e Felice 2020 di vero cuore a tutti. Francesca, Raffaele, Dalila e Gianmichele #giammysempreconnoi