L’europarlamentare Lucia Vuolo scrive al prefetto di Napoli: “Attenzione ai contagi dell’ospedale Cardarelli, prossimo “punto Covid19”

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L’europarlamentare Lucia Vuolo scrive al prefetto di Napoli: “Attenzione ai contagi dell’ospedale Cardarelli, prossimo “punto Covid19”.

Ecco il testo integrale della lettera inviata dall’europarlamentare Lucia Vuolo al prefetto di Napoli per fare chiarezza su cosa stia accadendo all’ospedale “Cardarelli” sul fronte del Covid 19″.

Eccellenza,

scrivo con l’unico intento di comprendere cosa stia accadendo all’Azienda Ospedaliera di rilievo nazionale “Antonio Cardarelli”.

Nelle ultime ore, blasonati quotidiani come “Il Fatto Quotidiano”, “Il Mattino” e “la Repubblica” hanno raccontato di fatti che necessitano di urgenti chiarimenti. Fatti che, come Lei saprà, sono stati ribaditi sia da trasmissioni televisive sia da giornalisti e cittadini su diversi canali social.

Sono certa che l’attuale emergenza in atto debba essere combattuta con rapidità, determinazione, ma anche con la massima intransigenza. Aspetto quest’ultimo che ha visto il presidente della Regione Campania in prima linea. Pubblicamente e più volte, sono state poste domande che ad oggi hanno ricevuto risposte insufficienti, a mio avviso non chiare.

Qualche giorno fa, il 18 marzo 2020, il direttore generale Giuseppe Longo è intervenuto per rispondere ad un presunto assenteismo di massa di 293 persone. Tra le varie, il direttore generale ha asserito in un video pubblico che al “Cardarelli 33 medici sono in malattia e di questi, 9 perché hanno contratto il Covid19 mentre 4 sono in isolamento fiduciario”.

Il direttore Longo ha probabilmente chiarito, ma dispiace perché ha anche dato una notizia devastante ovvero l’ufficialità di 9 contagiati al “Cardarelli” azienda ospedaliera di rilievo nazionale. Notizia che è stata data solo dopo la forte sollecitazione di chiarimento giunta dalla stampa.

Apprendo poi, che sulla questione, la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo conoscitivo sul caso dei medici assenteisti delegando le indagini ai carabinieri del Nas per le verifiche.

Restano però i medici contagiati di un ospedale. Io penso che dati del genere vadano diffusi a prescindere e parallelamente avviati tutti i protocolli per la tutela degli altri colleghi e dei pazienti. A proposito, dato che la dirigenza sembrerebbe non amare l’intransigenza tanto cara al presidente Vincenzo De Luca che li ha nominati: ma almeno lei sa se, un istante dopo l’ufficialità del contagio, i protocolli di sicurezza siano stati avviati?

Come scritto, il direttore Longo ufficializza – sempre il18 marzo scorso – 9 medici certamente affetti e 4 in auto-isolamento. Nello stesso giorno dell’ufficialità, la Regione Campania dichiarava ben 23 casi. Il 40% dei contagiati di quel giorno – 9 su 23 – non solo arrivavano dal “Cardarelli”, ma sono medici.

Orbene, dati, numeri, cifre, come vede c’è troppa confusione. Le ipotesi potrebbero essere tante e troppe e certamente non aiuterebbero chi sta dando tutto se stesso, anche qui in Campania, per fronteggiare un’emergenza medica e, purtroppo economica, mai vista prima nel nostro Paese.

Non amo fare polemiche, amo solo che le cose si dicano con chiarezza. Apprezzo la risolutezza, ma non le chiacchiere.

Ecco perché chiedo a Sua Eccellenza, Prefetto di Napoli, un suo immediato intervento. Saprà come me che il “Cardarelli” diventerà punto Covid19 nel giro di qualche ora. Ritiene Sua Eccellenza, sulla scorta di dati anche eventualmente non qui riportati, che vi siano tutti i presupposti affinché l’ospedale “di rilievo nazionale di Napoli” sia un luogo attualmente idoneo a “combattere” il coronavirus?

Con deferenza per il Suo immenso lavoro, la ringrazio per il tempo che ha dedicato alla mia lettera e per quello che vorrà concedere per comprendere la questione sollevata.

Solo le decisioni che Lei prenderà, saranno risposta alle mie domande.