Ariano Irpino- Maraia (deputato M5S): “I cittadini di Ariano Irpino si organizzano da soli

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Generoso-Maraia

Oggi ho personalmente donato e distribuito alla città 1.000 mascherine FFP2. In particolare, ho consegnato le mascherine al Centro Minerva, al distaccamento dei volontari dei Vigili del Fuoco, all’amministrazione della Casa Circondariale e ad alcuni supermercati della zona. 300 mascherine sono state consegnate al personale sanitario dell’ospedale, altre sono stanno per essere consegnate al 118 di Vallata e Luogosano. Nei prossimi giorni la Protezione Civile consegnerà altre mascherine che ho acquistato a tutti i commercianti al dettaglio ancora aperti.

I cittadini sono stati lasciati soli da tutti i punti di vista. Chi quotidianamente opera nelle strutture sanitarie è stato lasciato senza dispositivi di protezione, e gli stessi operatori sono stati sottoposti a tampone solo oggi, un mese dopo lo scoppio dell’emergenza. Mancano completamente le indagini epidemiologiche, non si analizzano casi di persone messe in quarantena con sintomi e manca completamente l’assistenza ai malati.

FederLab, che è associazione che riunisce i laboratori di analisi privati, ha dato la propria disponibilità alla Regione per supportarla nell’accertamento della positività da coronavirus. Dopo 20 giorni, la Regione non ha ancora dato una risposta, nonostante i laboratori privati potrebbero garantire la capillarità degli esami in tutta la Campania e soprattutto nelle zone rosse, che sono lontane da Napoli e dagli ospedali che attualmente analizzano i tamponi.

E allora, vista l’inazione della Regione e delle autorità sanitarie, i cittadini di Ariano si organizzano da soli. Nel comune, infatti, operano diverse realtà associative in grado di sottoporre cittadini a tampone e di analizzare i tamponi stessi. Visto che le istituzioni non riescono a essere vicine ai cittadini, gli stessi hanno tutto il diritto di organizzarsi per tutelare la propria salute.

Ariano non può più attendere. Gli slogan che arrivano dalla Regione non ci bastano più. Non servono esercito e lanciafiamme, c’è bisogno di proteggere la popolazione. Ora.

Per questo, oltre al reperimento di mascherine, che procederà nei prossimi giorni, organizzerò in collaborazione con associazioni presenti sul territorio un servizio per sottoporre a test la popolazione, in modo da poter avere finalmente un quadro complessivo del contagio ad Ariano. È chiaro a tutti, tranne a chi dovrebbe proteggere la nostra salute, che questo è l’unico strumento che abbiamo per combattere il virus, in assenza di un vaccino e di cure.

Spero vivamente che l’ASL di Avellino e il Commissario Prefettizio D’Agostino possano rilasciare tutte le autorizzazioni necessarie per portare avanti lo screening della popolazione. Tuttavia, siamo pronti a procedere anche in assenza di autorizzazione. Visto che le autorità sanitarie non sono in grado di tutelare la salute pubblica, i cittadini hanno il diritto di organizzarsi per sapere quanti sono i contagiati, quanti quelli che hanno bisogno di assistenza e di cure. Bisogna garantire una diagnosi veloce dei contagiati e un’adeguata assistenza domiciliare, riducendo al minimo il numero di persone che hanno bisogno di un ricovero in terapia intensiva.

Agendo in questo modo possiamo uscire velocemente da questo incubo. Lo faremo, con o senza l’appoggio della Regione dell’ASL di Avellino.