Melito Irpino- Marta e Arianna Capasso: “I fiori raccontano questi giorni: attesa, gratitudine, speranza”

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Marta e Arianna Capasso: “I fiori raccontano questi giorni: attesa, gratitudine, speranza”
 Marta, titolare di Eidos Fiori, e Arianna, sua sorella nonché stretta collaboratrice, chiuse già prima del decreto, per puro senso civico, ogni giorno dal 30 marzo spendono le loro giornate in quarantena pubblicando sulla pagina Facebook “Eidos Fiori” il significato dei fiori e delle piante, dei loro colori e i giusti accorgimenti per poter comunicare le proprie emozioni in ogni occasione.
Sperando che i loro clienti, tornino presto nel proprio negozio finita l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 questo è un modo per non abbandonarli e rimanere in contatto con il linguaggio dei fiori.
Marta e Arianna spiegano:
“I fiori e le piante accompagnano sempre un’emozione: riceverli e donarli è un gesto semplice ma ricco di significati che vengono trasmessi attraverso la loro bellezza.
Ogni fiore e ogni pianta ha un proprio significato, unico e profondo, fatto di colori, profumi, forme e sensazioni, che arricchiscono il valore simbolico di un momento importante o di un dono speciale, d’amore, di amicizia, di ringraziamento, di affetto. La primavera è là fuori. Fa capolino ogni tanto, ci regala qualche raggio di sole al di là del vetro della finestra che insiste tra giornate grigie e spinge per tirar via le nubi. La stagione che verrà ci invita ad uscire dall’incubo del virus. La natura sembra non accorgersi di nulla, prosegue il suo cammino mentre noi siamo fermi al palo. C’è solo da aspettare, dicono. E noi italiani – forse per la prima volta – proviamo a rispettare quelle regole che non vale la pena infrangere, perchè a rischio c’è la vita.
Così anche i fiori oggi possono essere i simboli di questi giorni che viviamo. Ci raccontano attraverso la loro simbologia i sentimenti e le emozioni che vibrano in giornate immobili. “
Quale il fiore che vi viene in mente vivendo questo momento storico di emergenza sanitaria?
“Le campanule : i fiori della speranza”.
Si narra che un tempo sulla terra nascessero degli strani fiori che guardavano il cielo e che appassivano a causa del sole che, puntualmente, li seccava. Il capo di questi fiori era terribilmente dispiaciuto per la triste situazione e così decise di preparare un intruglio magico per cambiare posizione ai suoi fiori, in modo che rivolgessero la corolla verso terra. Salvò tutti eccetto un fiore che era rimasto lontano, circondato da fiori onnivori. Il capo partì comunque per salvare quell’ultimo esemplare e giunto nella foresta, percepì il profumo della campanula sua amica. Ma non fu facile raggiungerla perché un grosso fiore voleva impedirgli di proseguire oltre e il capo delle campanule si ritrovò costretto a combattere per molte ore. Riuscì a vincere e a raggiungere finalmente l’ultima campanula per somministrarle la pozione magica. Da allora le campanule non guardano più verso il cielo ma rivolgono la corolla verso terra.”
Mena Ciullo