Covid-19, Ascierto interviene sulla seconda ondata che ha colpito l’Italia

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Covid-19, Ascierto interviene sulla seconda ondata che ha colpito l’Italia

 “Nostro dovere etico e morale, rispettare le dure manovre di restrizioni che il Governo ha imposto”

Covid-19, la situazione in questa seconda fase è chiaramente peggiorata e la paura aumenta. Ad oggi si percepisce una maggiore sensibilità verso il problema del secolo che, ormai, da circa un anno, sta affliggendo il mondo intero. Per non cadere in false notizie che possono fuorviarci abbiamo chiesto al professore Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia-Immuno Terapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Tumori ‘Pascale’ di Napoli, di far luce sull’attuale situazione in cui versa l’Italia e il mondo. Si ricorda che, il professore Ascierto, ha utilizzato per primo il farmaco contro l’artrite reumatoide, il Tocilizumab (unitamente all’ospedale ‘Cotugno’, centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus e specializzato in malattie infettive) per trattare i primi pazienti italiani contro il Coronavirus.

La reale situazione pandemica in cui versa la popolazione è come ce la raccontano?

“Nel mondo ad oggi abbiamo oltre 76 milioni di casi e quasi 1.700.000mila morti. In Italia, quasi, 2.000.000 di casi totali, circa 2800 pazienti in terapia intensiva e quasi 69.000mila morti. Questi sono numeri che parlano da soli senza necessità di ulteriore commento”.

Il sovraccarico degli ospedali è reale?

“Purtroppo si, c’è un sovraccarico di pazienti che giungono in pronto soccorso con carattere di urgenza ed è la cosa che più ci preoccupa. La seconda ondata ha colpito l’Italia in maniera più dirompente della prima, basti pensare ai numeri dei contagi e dei morti quotidiani, che ha superato di gran lunga quelli presenti durante la prima ondata”.

Quali misure di contenimento devono essere ancora prese per arginare l’epidemia?

“Credo che ancora una volta, ci stiamo muovendo verso la strada giusta. È una situazione difficile da contenere e da arginare, ma credo che ognuno, a modo suo, ce la stia mettendo tutta per limitare il più possibile il contagio. Vedo per strada molte più persone con la mascherina, che rispettano il distanziamento e meno affollamenti. Questa è già una grande vittoria per un popolo che era già uscito stremato dalla prima ondata. È fondamentale però, continuare ad avere questo atteggiamento prudenziale in questo periodo, costa a tutti, soprattutto a chi ha già perso persone care, vivere queste feste in solitudine, ma è una prova che siamo obbligati ad affrontare e che, spero, supereremo”.

Si parla che il virus attacca anche i bambini, 5 al giorno. E’ così? Come proteggerli?

“Il virus attacca tutti, senza distinzioni. Fortunatamente nei bambini, nella maggioranza dei casi, l’infezione si presenta asintomatica e solo raramente dà complicazioni. I modi per proteggerli sono quelli che stiamo adottando già, soprattutto nei confronti delle persone più anziane e maggiormente a rischio. Distanziamento, utilizzo della mascherina e disinfezione delle mani”.

La sua cura per l’artrite reumatoide che ha dato subito esito positivo è stata potenziata?

Si, la cura viene utilizzata in molti paesi del mondo. Il concetto è che il farmaco deve essere dato in un momento preciso, non funziona con gli intubati; infatti, gli studi hanno rilevato che il paziente intubato ha già danni e, per questo gruppo di persone, l’efficacia del farmaco è limitata. Quando inizia la tempesta citochinica può invece dare risposta immediata in 24-48 ore”.

I vaccini di cui si parla li dovranno fare tutti anche i bambini?

Attualmente non vi sono sperimentazioni sui bambini, inoltre, come ho affermato in precedenza, sembrano essere meno suscettibili a complicanze o malattie gravi da Covid-19. Per la vaccinazione si andrà per step, per ora saranno sottoposti al vaccino solo gli operatori sanitari, gli anziani e i soggetti fragili, ovvero le persone a maggior rischio di sviluppare complicanze gravi dall’infezione da Covid-19, i bambini verranno inclusi nel piano vaccinale, ma in un secondo momento. L’obiettivo è, infatti, creare una immunità di gregge che possa definitivamente bloccare la trasmissione del virus”.

Ancora non è terminata la seconda ondata e già si parla che a gennaio 2021 ci sarà la terza, cosa sente di dire agli italiani e a tutti?

“Purtroppo il rischio c’è, come si era già previsto per la seconda ondata a Ottobre e che purtroppo si è avverato. Decisivo, anche questa volta, sarà l’atteggiamento che ognuno di noi assumerà nei confronti dei prossimi giorni di festa. Sono convinto che dagli errori si impara, dai nostri errori molte persone hanno pagato, molte stanno pagando ancora. Quello che mi sento di dire è ‘facciamo in modo che nessuno paghi più’. Affrontiamo queste feste con lo spirito giusto, sarà difficile, per tutti, non condividere queste feste con parenti e amici, ma è un nostro dovere etico e morale, rispettare le dure manovre di restrizioni che il Governo ha imposto. Sarà l’unico modo per bloccare e soprattutto non aumentare maggiormente il rischio di contagio. Ancora qualche piccolo sacrificio. La buona notizia è che si incomincia ad intravvedere la luce in fondo al tunnel”.