Covid-19: passaporto vaccinale per le vacanze estive

Woman Enjoying Sunbathing at Beach. Summer Vacation

La proposta lanciata dalla Grecia all’Unione Europea per il rilancio turistico. Dove, nel mondo, si sta valutando l’idea di un certificato ad hoc per i viaggi.

Fa rumore l’ipotesi di un passaporto vaccinale per muoversi tra i Paesi del mondo. L’idea è quella di un via libera soltanto per chi sarà vaccinato.

Sono diversi giorni, ormai, che si parla di passaporto vaccinale per viaggiare, vale a dire un documento che attesti l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 e che consenta agli europei di viaggiare fra i diversi Stati che compongono l’Unione senza restrizioni come tamponi o quarantene, oltre a permettere di accedere ai Paesi extra Ue che ne facciano richiesta.

La proposta è partita dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis il 12 gennaio scorso e sta attualmente agitando le acque all’interno dell’Ue fra Paesi che lo adotterebbero subito e altri che, dall’altro canto, creano resistenze poiché lo considerano un documento discriminatorio.

Un tema che, di conseguenza, divide ancora i 27 Paesi europei, ma che ha anche visto la sollecitazione, per una sorta di certificazione dell’avvenuta vaccinazione contro il Coronavirus, da parte dell’inviato speciale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), David Nabarro, che prevede che in futuro verrà introdotto un documento che attesti l’immunità. Inoltre, la stessa presidente von der Leyen ha aperto all’idea, sostenendo che la proposta andrà discussa non appena esisterà un certificato vaccinale riconosciuto dall’Oms stessa.

In Italia al momento non è stato ancora indicato un vero e proprio piano in merito ai certificati di vaccinazione. Tuttavia, la Federazione Nazionale dell’Industria dei Viaggi e del Turismo del sistema Confindustria ha invitato il governo italiano ad accelerare l’implementazione della vaccinazione nazionale anche al fine di rilasciare certificati a coloro che saranno, o sono stati, sottoposti al vaccino contro il virus. La Federazione, inoltre, ha ricordato al governo che dopo dieci mesi di inattività l’industria turistica italiana deve ripartire entro la fine della primavera, sollecitando quindi il governo a trovare soluzioni compatibili, come il rilascio di certificati di vaccinazione per i viaggi.

Ma la domanda che ora alimenta non poche polemiche è: ma è giusto? E’ eticamente giusto permettere il movimento tra gli Stati soltanto a chi ha ottenuto la dose di vaccino anti Covid?