Montemiletto: le scuole restano chiuse

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Montemiletto: le scuole restano chiuse.
Il Comune di Montemiletto rimane, allo stato, fermo a difesa nel provvedimento assunto, nonostante l’invito ricevuto della Prefettura di Avellino a voler riconsiderare l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale nonché del micronido consortile fino al 24 aprile 2021 incluso.
In virtù della facoltà di deroga riconsociuta, è stata ribadita alla Prefettura, all’ASL, e all’Unità di Crisi della Regione Campania, la necessità dell’adozione dell’ulteriore misura per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 inerente l’attività didattica sul territorio.
La decisione restrittiva è stata ancora una volta avvalorata nella risposta formulata alla Prefettura dal fatto che quotidianamente e ripetutamente nella stessa giornata il Sindaco ha contatti con l’ASL in merito all’andamento dei contagi sul territorio comunale, gravato negli ultimi trenta giorni da un picco di casi di positività. A ciò è stato aggiunto, a rendere ancor più preoccupante l’attuale fase dell’emergenza sanitaria sul territorio, purtroppo, le notizie spiacevoli registrate di recente.
Nell’occasione, sempre a conferma della difficoltà del momento, è stato evidenziato che la campagna di vaccinazione in corso ancora per gli Over80 (prima dose) è in netto ritardo rispetto alle aspettative, legate ad un avvio delle operazioni avvenuto solo di recente e rispetto alla quale il Comune di Montemiletto è stato designato quale ultimo Comune attraverso sorteggio; inoltre, che il personale scolastico non ha ancora completato le operazioni di copertura totale attraverso la somministrazione della seconda dose di vaccino.
Alla luce di quanto argomentato, è stato rappresentato alla Prefettura di Avellino di non avere alcuna serenità per riconsiderare il provvedimento assunto a tutela della Salute pubblica della propria Comunità, tenuto conto che l’eccezionale e straordinaria necessita’ dovuta alla presenza di un rischio estremamente elevato di diffusione del virus, oltre al rischio della relativa diffusione del virus nella Comunità come già avvenuto in precedenza, è riferita anche alla circostanza che non sono ancora note le possibili conseguenze delle festività appena trascorse.
Pertanto, senza voler mancare di ossequio alle Istituzioni, allo stato, non ci sono le condizioni per dare seguito all’invito ricevuto, con la certezza di aver assolto, anche con il provvedimento in questione, agli interessi primari della Comunità che si rappresenta.