Alle Nostre Madri, Attive nei Nostri Pensieri di Giovanni Savignano

Alle Nostre Madri, Attive nei Nostri Pensieri.
Sempre Attuale la Presenza di Mia Madre Immacolata, come di Tante Mamme Scomparse. Affinché restino sempre nella memoria, specie in certe età della nostra vita, più forte dovrà essere il ricordo, come il livello della mancanza, e l’ intensita’ della commovente malinconia.
Non è possibile confinare nel cuore e nell’anima un dolce nome : Mamma.
Non è facile scrivere della propria madre, perché emergono tante emozioni , il respiro si blocca, gli occhi lacrimano e la tachicardia avanza.
Sarebbero innumerevoli gli aneddoti, i fatti accaduti e vissuti , gli insegnamenti che di lei, mamma, si potrebbero descrivere. Una donna semplice, molto religiosa, erede della Civiltà Contadina, dotata di straordinaria sensibilità, pronta al sacrificio e ad un’ esistenza vissuta a favore degli altri; esercitando il valore del donarsi con spontaneita’ e allegra sofferenza. La mia Immacolata , come tante mamme da me conosciute , appartiene al mondo del sacrificio e della generosità silenziosa. Il diario del nostro paese è ricco di tante storie e di pagine di solidarietà, affetto e amore del vicinato e delle problematiche sociali accadute prima e durante il b” boom economico ” degli anni Sessanta. Ogni casa sembrava un centro sociale dove facilmente si trovava ospitalità, una parola di sostegno, un vero riferimento.
Vorrei ricordare anche dell’aspetto goliardico socio-culturale che ha visto all’opera i miei genitori, come ad es. quando mio padre Carlo cantava canzoni napoletane durante il
pranzo, accennando anche a filastrocche e motivi religiosi. Le preghiere notturne, anche davanti alle Chiese, quando noi eravamo ammmalati, come pure dei pianti quando morirono la mia sorellina e fratellino in tenera età.
Mamma, che come tante mamme, era capace di capire solo guardandoci negli occhi e dai nostri gesti.
Mi piacerebbe narrare l’amore di una mamma che non prendeva sonno, in attesa dei figli ragazzini , prima di assicurarsi poi del loro rientro.
Sarebbe bello poter descrivere la gioia nel vederci crescere, l’orgoglio per successi scolastici, la condivisione per i momenti di ansia è preoccupazione, il sostegno morale verso lo studio e l’apprendimento.
Mamma aveva un carattere spontaneamente reattivo, ma non ha mai voluto creare difficoltà e problemi a nessuno, manifestando atteggiamenti bonari, materni e calorosi.
Come si usava allora, non c’è stata una casa dove mamma non sia accorsa in momenti di lutto , quando si facevano le “”nottate'” per la veglia del defunto.
Sarebbe opportuno scrivere delle proprie mamme, ma il coinvolgimento emotivo e’ troppo forte, e spero di poterlo fare in un clima di un diverso stato d’ animo .
Certi sentimenti dovrebbero appartenere al privato , ciononostante ci facciamo prendere dall’ entusiasmo dei ricordi, e vorremmo raccontare la storia delle nostre famiglie con le belle testimonianze che hanno contrassegnato la nostra crescita, la nostra vita, il nostro presente ,il nostro oggi, il nostro futuro.
Con la scomparsa di una mamma, è come se si fosse rotto l’ultimo tratto virtuale del cordone ombelicale, con le sue esperienze vissute, con la nostra appartenenza, con il sentirti ancora figli.
Ma le cose stanno proprio in questo modo? Credo di no. Perche’ quando gli insegnamenti e i tanti valori che abbiamo ricevuto sono autentici e solidi , niente si può interrompere improvvisamente, in quanto la nostra appartenenza rappresenta un reportage di tutto quello che accaduto nelle nostre famiglie.
                                                                                        Prof. dott. Giovanni Savignano