Oggi una famiglia Afghana sarà ospitata a Fontanarosa

Oggi una famiglia Afghana sarà ospitata a Fontanarosa. Il Sindaco Giuseppe Pescatore la accoglierà con un dono

 Il cuore grande di questa cittadina non se lo è fatto dire due volte. Subito l’amministrazione comunale ha risposto positivamente al Prefetto di Avellino nella riunione in cui si è parlato dell’arrivo di alcune famiglie che scappavano dai talebani in Afghanistan.

A Fontanarosa, direttamente da Kabul, via Napoli, dove ha trascorso i giorni necessari alla quarantena, arriverà oggi una famiglia: mamma, papà e cinque bambini.Saranno ospitati in una struttura,  allestita dal Consorzio “Percorsi”, anche a seguito del lavoro svolto dalla Caritas diocesana irpina, di contrada Ruvo.

L’arrivo della prima famiglia Afghana in Irpinia è previsto nel pomeriggio.

Pronto ad accoglierla, insieme a tutta la comunità fontanarosana, è il sindaco Giuseppe Pescatore, raggiunto da noi telefonicamente:

” Stanco ma soddisfatto per il grande lavoro di queste ore- dice il primo cittadino- perché ci siamo messi da subito a disposizione”. Pescatore ha voluto, in questo modo, mostrare che” dobbiamo affrontare tutti insieme questa emergenza umanitaria”. E che, soprattutto  le istituzioni, debbano dare una risposta alla drammatica situazione che sta vivendo quel popolo.” Ci fa piacere- dice- essere tra i primi ad accogliere una delle famiglie afgane che arriveranno in Irpinia. Anche perché la nostra cultura è quella dell’inclusione e dell’umanità vicina”. A renderla ancora più “sensibile” è, poi, l’altra emergenza, quella sanitaria: “il Covid che non abbiamo ancora sconfitto “. Pescatore, infatti, aggiunge che, una volta arrivata a Fontanarosa, tutta la famiglia afgana sarà vaccinata.” Noi abbiamo fatto sempre la nostra parte-aggiunge il sindaco di Fontanarosa-. È, questo, un piccolo contributo che possiamo dare ad un popolo sopraffatto”. E quando, oggi pomeriggio,  arriveranno a Fontanarosa il sindaco sarà lì ad accoglierli con un piccolo dono. Che è, per quella famiglia,  come tornare alla normalità. Dopo aver visto l’inferno all’aeroporto di Kabul.

Giancarlo Vitale