“Il presente un tempo sospeso” chiude tra il plauso del pubblico avellinese
Complice il bel tempo, la voglia di tornare a fruire l’arte, il richiamo del nome degli artisti in mostra e il bell’allestimento al Museo Irpino nel Complesso dell’Ex Carcere Borbonico, la mostra “Il presente, un tempo sospeso” è stata molto apprezzata dal pubblico del capoluogo.
Inaugurata lo scorso 11 maggio e chiusa sabato 28, la mostra ha messo a confronto le produzioni di due artisti – Maria Rachele Branca ed Ernesto Troisi – dialoganti grazie alla curatela di Rossella Della Vecchia, curatrice della mostra.
La mostra non va intesa solo come lettura contestuale del dato pandemico o dell’attuale minaccia nucleare, ma è attestazione di una vacazione preesistente, radicata in Irpinia, come in tutti i “territori dell’osso”.
Il presente, un tempo sospeso intende, appunto, guardare con consapevolezza e senso critico al passato e ad un mondo dimenticato, per ripensare un futuro, orfano del presente. In tal senso, il percorso espositivo vuole essere un glossario visivo di questo tempo eluso, in cui il passato e il futuro, così come la pittura e la scultura -in terracotta o legno- coesistono indistintamente.
Abbiamo realizzato l’intervista che segue dove sarà possibile anche dare un’occhiata alle opere in mostra.