Luigi Vanvitelli disegnatore e pittore

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Il Circolo culturale “Francesco Solimena” e il Centro di Ricerca “Basilio Orga” organizzeranno il Seminario di Storia dell’arte“Luigi Vanvitelli disegnatore e pittore”, che si terrà sabato 25 marzo 2023 alle ore 18.30, presso il Circolo della Stampa di Avellino (palazzo della Prefettura), sito in Corso Vittorio Emanuele al civico 6.
L’evento culturale sarà realizzato in occasione delle celebrazioni vanvitelliane per i duecentocinquanta anni dalla scomparsa di Luigi Vanvitelli (1700-1773).
Per partecipare all’evento sarà necessario indossare una mascherina.
La relazione sarà affidata al critico d’arte e studioso Professor Stefano Orga, che tratterà il tema “Luigi Vanvitelli e la sua opera grafica”.
Il Seminario di Storia dell’Arte sarà coordinato dal Prof. Pellegrino Caruso.
Saluteranno: Sac. Don Gerardo Capaldo (Pax Christi e presidente del Circolo culturale “F. Solimena”), Prof. Angelo Cutolo (moderatore di In Arte Libertas), Dott. Antonio Carpentieri (Cammino Irpino Acqua Augusta), signor Sabino Morano (scrittore e saggista), Prof.ssa Ilenia D’Oria (presidente Archeoclub Avellino), Dott. Massimo Passaro (avvocato), Dott. Giuseppe D’Amore (neurologo), Maestro Francesco Roselli (pittore e ceramista).
L’evento culturale avrà la direzione artistica della Prof.ssa Michela Femina.
In occasione del Seminario di Storia dell’Arte saranno presentate ed esposte le opera di Luigi Vanvitelli: Il Castello di Santa Marinella del 1743 e Studio preliminare per il vestibolo del piano nobile della Regia di Caserta del 1751.
L’evento culturale sarà promosso dal Circolo culturale “Francesco Solimena e dal Centro di Ricerca “Basilio Orga” con la collaborazione di In Arte Libertas e dell’Associazione Culturale Orga ACO.
Uno speciale ringraziamento va formulato alle famiglie che gentilmente ci hanno pestato le opere di Luigi Vanvitelli (1700-1773) per questo straordinario evento culturale.
I prossimi incontri storico-artistico si terranno presso il Circolo della Stampa di Avellino:
Sabato 27 maggio 2023 ore 18.30 dedicato al Settecento nord-europeo dal titolo: “Il Settecento di Johan Ross den äldre”; con la presentazione dell’opera San Raimondo di Peñafort mentre predica al popolo.
Da venerdì 23 a domenica 25 giugno 2023 (ore 10-13 e 18-20) ci sarà una mostra d’arte straordinaria dal titolo “I disegni di Luigi Vanvitelli”; sarà la prima volta che alcuni disegni autografi di Luigi Vanvitelli verranno esposti fuori da Napoli e Caserta.
Per informazioni e contatti: circoloculturalesolimena@gmail.com oppure centrodiricerca.bo@libero.it .
Luigi Vanvitelli nacque a Napoli il 1700 dal vedutista olandese Gaspar van Wittel (1653-1736) e dalla romana Anna Lorenzani, rampolla di una famiglia di artisti capitolini. Il padre si trovava a Napoli perché era stato chiamato dal viceré per decorare gli ambienti del Palazzo reale.
Al battesimo ebbe come padrino il Viceré Luigi Francesco de la Cerda, Duca di Medina Coeli.
In seguito ad una sommossa, la famiglia si trasferì a Roma nel 1701. Qui crebbe e studiò il giovane Luigi, che compì il suo apprendistato prima a fianco del padre e del nonno materno Andrea Giovanni Lorenzani (1637-1712), studiando le opere del Rinascimento ed i monumenti antichi.
Nel 1715, all’età di quindici anni, a Roma incontrò il presbitero ed architetto Filippo Juvarra (1678-1736), quando l’artista messinese soggiornava a Roma.
Successivamente, intorno al 1718-1719 lo incontrò nuovamente ed ebbe l’occasione di mostrare alcuni suoi disegni, che l’artista messinese lodò e lo spronò a continuare esercitandosi nel disegno e nella pittura.
Dopo i primi passi come scenografo e come pittore nel 1726 diventò aiuto architetto alla fabbrica di San Pietro, così abbandonò la carriera di pittore.
Nel 1728 riuscì ad essere ammesso all’Accademia dell’Arcadia, dove la concezione architettonica era ispirata alle forme pure e lineari delle opere antiche.
Nello stesso anno ottenne il primo incarico, di un certo rilievo, quello del restauro del Palazzo Albani ad Urbino.
Nel 1732 partecipò al concorso per la facciata della Basilica di San Giovanni in Laterano e per la Fontana di Trevi non ottenne l’incarico ma fu notato per la bravura.
Ricevette l’incarico nel 1734 di trasformare il porto di Ancona ed erigere il Lazzaretto.
A Roma nel 1742 partecipò con un progetto al concorso per il restauro per la cupola di San Pietro in Vaticano, vinse il suo progetto.
Nel 1743 realizzò a Civitavecchia la Fontana del Porto, oggi detta Fontana del Vanvitelli.
Dal 1746 al 1750 realizzò la Cappella Reale nella Chiesa di San Rocco a Lisbona, il restauro del Convento di Sant’Agostino a Roma, il restauro della Basilica di Santa Maria degli Angeli, la sistemazione del porto di Anzio e quello di Fiumicino.
Nel 1751 entrò a servizio di Carlo III Borbone (1716-1788), che gli commissionò la realizzazione di una reggia a Caserta.
Dal 1752 al 1764 realizzò l’Acquedotto Carolino per portare l’acqua al parco regale, acqua che viene poi fatta defluire verso la città di Napoli.
Nel 1759 con la partenza del sovrano per gestire il trono di Spagna la gestione dei lavori divenne difficoltosa, anche per le molte invidie ed antipatie.
Gli ultimi lavori importanti per i Borbone furono gli allestimenti per la festa di nozze del 1769 e il battesimo nel 1772.
Negli ultimi anni di attività si ritiene che riordinasse i suoi vecchi lavori grafici (schizzi e disegni).
Si spense nella sua casa a Caserta, a poca distanza dalla sua reggia, il primo marzo 1773.