Protagonisti del cambiamento, non fotografi dell’esistente
La Chiesa, con i Vescovi, sostenuti da Papa Francesco, continua l’impegno per le zone interne d’Italia.
“La Mezzanotte del Mezzogiorno” promosso dai Vescovi delle zone interne della Campania, nel 2020, era stato il momento più alto di presa coscienza del dramma delle zone interne.
Tante sono state le iniziative promosse da Mons. Accrocca, Vescovo di Benevento, con tutti i Vescovi delle zone interne d’Italia.
Vescovi, a cui Papa Francesco ha fatto sempre giungere il suo sostegno e la sua vicinanza.
I Vescovi sono stati ricevuti ed ascoltati dal Presidente della Repubblica Mattarella, dai rappresentati delle istituzioni ai vari livelli, hanno sempre rappresentato con coraggio la necessità di una svolta nella narrazione del problema del Mezzogiorno e delle zone interne.
Le zone interne d’Italia vivono con sofferenza la lunga stagione dello spopolamento, della desertificazione, proprio un periodo in cui è forte il bisogno di paesi, di borghi e città, a misura d’uomo; proprio quando è forte il bisogno, di rafforzare il senso di appartenenza e di identità da un lato sociale e culturale, nonché la difesa e cura del territorio.
Le Pro Loco da anni sono impegnate nel lottare contro la desertificazione della dorsale appenninica, con il suo Presidente Regionale dell’UNPLI Campania, hanno apprezzato l’iniziative dei Vescovi, ritenute utili ed interessanti, da sostenere, determinanti per concorrere nella riflessione e nello stimolo delle soluzioni possibili.
Già in occasione del Congresso Regionale tenutosi a Benevento, Tony Lucido, neo eletto Presidente UNPLI Campania, aveva voluto inviare all’Arcivescovo Metropolita di Benevento, Mons. Felice Accrocca, insieme ai saluti l’attestazione di apprezzamento al mondo della Chiesa da egli rappresentato nell’ iniziativa “La Mezzanotte del Mezzogiorno”.
Il Presidente Regionale UNPLI Campania, con il mondo delle Pro Loco e l’UNPLI, più volte ha espresso particolare apprezzamento per l’impegno del Vescovo Metropolita di Benevento e degli Ordinari Diocesani, complessivamente della Chiesa, in questa stagione di particolari incertezze, di grave crisi economica, sociale e anche sanitaria.
Apprezzamento ha sempre espresso in particolare, verso l’Ordinario Diocesano dell’Alta Irpinia, Mons. Pasquale Cascio e verso i vescovi di Avellino, Ariano e l’Abate di Montevergine.
“La Mezzanotte del Mezzogiorno” è stato forse il momento più alto di presa di coscienza, di denuncia delle difficoltà, ma anche, di riflessione e di stimolo, rispetto al drammatico momento che il nostro Mezzogiorno sta vivendo.
Difficoltà e drammaticità che si accentuano ancora di più nelle aree interne della dorsale appenninica.
“Sin dall’annuncio delle prime iniziative abbiamo condiviso la preoccupazione e sensibilità, di una Chiesa viva ed in cammino verso l’ascokto e con attenzione verso la sofferenza ed il disagio.
La Chiesa che ha saputo raccogliere il grido di dolore e di sofferenza, ha dimostrato di saper condividere il tempo e le stagioni dell’uomo, di poter concorrere ad indicare soluzioni, alimentando le ragioni della speranza.
All’ appello offrimmo disponibilità, per quanto possibile, di essere al fianco per tutte le iniziative poste in essere, per percorrere un tratto di strada insieme.
Con il sostegno e l’impegno di tutti i collaboratori, credo che possiamo spenderci anche noi a rimettere al centro l’uomo, la sua storia, il suo territorio, il suo progresso sociale, la sua dignità ed il diritto al lavoro.
Cosi continuando la nostra azione, il nostro impegno di promozione turistico-culturale e sociale del territorio campano, così come invocato anche da Papa Francesco, possiamo concorrere, anche noi, ad essere “Custodi del Creato”, con al centro l’uomo!
Abbiamo offerto e continuiamo a mettere in campo, forme di collaborazione, di partenariato e di interscambio, al fine di valorizzare, anche nell’ambito delle complessive attività delle Pro Loco, il meraviglioso patrimonio artistico, storico, religioso e quello immateriale delle tradizioni della religiosità popolare.
L’UNPLI Campania mira a un nuovo protagonismo di servizio, con nuove forme di partecipazione interattive con il complesso e variegato mondo culturale e sociale presente sul territorio campano.
Siamo ad un momento cruciale della storia del Mezzogiorno, drammatico per le zone della dorsale appenninica, se non addirittura per l’Italia. C’è una spaventosa crisi demografica con drammatiche dinamiche ipotizzate.
Infatti tra autonomia differenziata, tagli al PNRR di fondi riservati al Sud, con contratti per aree territoriali, la mancanza di servizi e di lavoro, per una qualità della vita per cui valga la pena di restare, sono tempi di grande sofferenza che fanno intravedere un futuro drammatico per le zone interne.
Si, sembra proprio essere il tempo della “Mezzanotte del Mezzogiorno “
Sarebbe necessario ed opportuno che tutti, uomini e donne, giovani ed anziani, istituzioni politiche e sindacati, forze sociali, culturali ed economiche, senza distinzione di colore o partigianeria, recuperando un nuovo rapporto con il territorio e le persone, si impegnino, si battano per una definitiva lotta, non per elemosine e piccole mance, ma per far rispettare, in questo caso giusto, il deliberato dell’Europa di riservare il 40% delle risorse al Sud, utilizzandole, non per prebende, ma per un salto di qualità dell’azione politica, amministrativa e sociale, per una definitiva inclusione di popoli e persone, per una seria coesione territoriale.
È necessario “sporcarsi le mani”, testimoniare, intervenire, non si può restare indifferenti, essere lamentosi fotografi dell’esistente, ma coraggiosi testimoni di idee, progetti di sogni accompagnati da rigore morale ed etico.”
Tony Lucido