Validità del titolo di sostegno estero in Italia

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Validità del titolo di sostegno estero in Italia: ingiustizie persistenti nel riconoscimento dell’equipollenza

 Il riconoscimento dei titoli di sostegno conseguiti all’estero continua a rappresentare un punto critico per molti professionisti che, pur in possesso di una qualifica ottenuta in un Paese dell’Unione Europea, si trovano a dover affrontare numerose difficoltà per vedersi riconosciuta la valenza legale in Italia. Nonostante le sentenze favorevoli del TAR Lazio e del Consiglio di Stato, e nonostante la direttiva europea n. 36/2005, recepita in Italia con il D.Lgs n. 206/2007, il Ministero dell’Istruzione e del Merito continua a negare il riconoscimento di tali titoli.

Questa direttiva stabilisce chiaramente che un titolo abilitativo al sostegno, conseguito in qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, ha valore legale anche in Italia, tenendo conto del percorso formativo seguito.

Ad oggi, molti professionisti si sono rivolti allo studio legale Piscitelli & Partners, che ha ottenuto risultati positivi con numerosi ricorsi presentati contro il diniego del Ministero.
Secondo l’avvocato Vincenzo Piscitelli, del foro di Benevento, non si comprende perché solo in Italia ci siano così tante difficoltà nel riconoscimento di un titolo abilitativo conseguito all’estero, costringendo molti a ricorrere a vie legali per far valere i propri diritti.

A causa del silenzio del Ministero sulle istanze di riconoscimento presentate, molti soggetti sono stati costretti a intraprendere la via dei ricorsi legali, un passaggio necessario per far riconoscere il loro diritto legittimo e per vedersi riconosciuta l’equipollenza del titolo di sostegno estero. Solo attraverso le pronunce delle autorità giudiziarie si riesce a ottenere la tutela dei propri diritti, ma questa situazione rappresenta un’ingiustizia che non dovrebbe esistere in un sistema che fa parte dell’Unione Europea.

In questo contesto, è cruciale continuare a lottare affinché venga garantita la parità di trattamento tra i professionisti formati all’estero e quelli formati in Italia, e affinché il Ministero riconosca finalmente la validità di questi titoli di sostegno, evitando ulteriori sacrifici a chi ha già investito nel proprio percorso formativo.

Il mancato riconoscimento dei titoli di sostegno esteri in Italia rappresenta un problema che necessita di essere risolto. Il ricorso alla giustizia è diventato l’unico mezzo per ottenere il riconoscimento di un diritto legittimo, ma non può essere considerata la norma in un Paese che fa parte dell’Unione Europea.

È essenziale che il Ministero intervenga per sanare questa ingiustizia, garantendo una procedura di riconoscimento chiara ed equa per tutti i professionisti che hanno conseguito il titolo all’estero.