Morte al Moscati: 17 indagati per omicidio colposo, Avellino chiede verità

Morte al Moscati: 17 indagati per omicidio colposo, Avellino chiede verità

Avellino – Si infittisce il caso della morte del paziente ricoverato all’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino l’11 giugno scorso, dopo tre interventi chirurgici per un’occlusione intestinale. Dopo la denuncia presentata dai familiari della vittima, la Procura della Repubblica ha affidato le indagini ai carabinieri e iscritto ben 17 dipendenti dell’Azienda ospedaliera nel registro degli indagati. Il Pubblico Ministero Cecilia De Angelis procede con l’ipotesi di omicidio colposo e responsabilità per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Gli investigatori stanno passando al vaglio documentazione clinica, testimonianze e protocolli seguiti durante il ricovero, per chiarire eventuali negligenze o errori professionali. La direzione sanitaria ha manifestato la propria disponibilità a collaborare con l’autorità giudiziaria, mentre la comunità resta in attesa di risposte chiare su un dramma che pone interrogativi sull’efficienza e la sicurezza nelle strutture sanitarie pubbliche. A seguito dell’iscrizione dei 17 operatori sanitari nel registro degli indagati, la Procura ha disposto una serie di interrogatori e accertamenti tecnici non ripetibili per fare piena luce sulle circostanze che hanno condotto al decesso del paziente. Tra gli indagati figurerebbero chirurghi, anestesisti, infermieri e personale amministrativo coinvolti nei tre interventi chirurgici effettuati tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Nei prossimi giorni verrà conferito l’incarico per una perizia medico-legale indipendente, che dovrà stabilire se vi siano stati errori, omissioni o ritardi nella gestione clinica. Il PM De Angelis ha sottolineato l’importanza di garantire rigore e trasparenza nell’analisi dei protocolli adottati, nel rispetto della verità e dei diritti delle parti coinvolte. Nel frattempo, la comunità avellinese è scossa. I familiari della vittima, assistiti da un legale di fiducia, chiedono giustizia ma invitano alla cautela, sottolineando che il loro intento non è quello di puntare il dito, ma di ottenere chiarezza e rispetto per la memoria del proprio caro. L’Azienda Ospedaliera “Moscati” ha confermato l’attivazione di un audit interno, mentre i sindacati esprimono preoccupazione per le possibili ricadute sull’intero personale, auspicando che l’inchiesta proceda senza alimentare allarmismi né criminalizzare la categoria.