Dallo studio Svimez all’hub di Grottaminarda: il Mezzogiorno accelera
Il Mezzogiorno d’Italia è pronto a salire a bordo di una trasformazione storica. Con la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità e capacità Napoli-Bari, Campania e Puglia diventano protagoniste di un’opera strategica destinata a rivoluzionare non solo la mobilità, ma l’intero assetto economico del Sud. Secondo un’analisi congiunta di Svimez e Rete Ferroviaria Italiana, il progetto rappresenta un volano di sviluppo senza precedenti: l’investimento complessivo di 6 miliardi di euro, già interamente finanziato, genererà un impatto economico di 4,4 miliardi in valore aggiunto e oltre 62.000 nuovi posti di lavoro. Tradotto in termini macroeconomici, ciò equivale a un incremento di 1,9 punti percentuali del PIL complessivo delle due regioni. Un tassello fondamentale di questa infrastruttura è rappresentato dalla galleria di Orsara, lunga circa 10 chilometri, attualmente in fase di scavo sulla tratta Orsara–Bovino. L’opera è parte di un investimento complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro per le tratte Hirpinia–Orsara e Orsara–Bovino, e si inserisce nel corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia–Mediterraneo. Il cantiere, affidato al consorzio guidato da Webuild, è uno dei più avanzati dell’intero tracciato. A Grottaminarda, invece, prende forma la Stazione Hirpinia, destinata a diventare un hub logistico strategico per l’intera Valle Ufita. La piattaforma logistica, integrata con la Zona Economica Speciale (ZES) e con la rete autostradale, rappresenta un’opportunità concreta di reindustrializzazione e attrazione di investimenti. Il Comune, entrato a far parte del Consorzio ASI, punta a trasformarsi in un nodo intermodale capace di connettere il cuore dell’Irpinia con i mercati nazionali ed europei. Campania e Puglia, grazie a questi investimenti, diventano nodi strategici di un’Italia più moderna. I benefici non si fermano alle grandi città: piccoli centri e aree rurali potranno agganciarsi ai circuiti economici nazionali e internazionali, favorendo un riequilibrio duraturo. Questo progetto segna un punto di svolta. Per il Mezzogiorno, potrebbe essere non solo una grande opera, ma l’opera che cambia tutto.
Marika Remondelli