In una decisione che segna un punto di svolta nella politica estera locale, il Consiglio comunale di Napoli ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la città a interrompere ogni collaborazione istituzionale con enti e istituzioni israeliane riconducibili all’attuale governo di Tel Aviv. La delibera è stata votata nel corso di una seduta monotematica dedicata alla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza, tenutasi nel Maschio Angioino.

L’iniziativa, promossa dai consiglieri Sergio D’Angelo e Rosario Andreozzi, è stata accolta con entusiasmo dagli attivisti pro-Palestina presenti in aula. “Viva la Palestina libera”, ha esclamato D’Angelo prima del voto, seguito da un coro di approvazione da parte del pubblico.

Il documento approvato prevede che il sindaco Gaetano Manfredi, anche nella sua veste di presidente nazionale dell’ANCI, si faccia promotore a livello regionale e nazionale di restrizioni agli accordi istituzionali con università, imprese e centri culturali israeliani, in particolare quelli legati al governo attualmente in carica. Al tempo stesso, si invita l’amministrazione a favorire collaborazioni con ONG israeliane impegnate nel pacifismo.

Non solo boicottaggio istituzionale, ma anche impegno umanitario concreto: la mozione chiama il Comune a sostenere azioni di assistenza sanitaria, sociale e logistica in favore della popolazione civile palestinese, anche attraverso programmi di accoglienza nelle strutture comunali e la partecipazione a progetti internazionali come “Food for Gaza”. Si chiede inoltre di riattivare una forma aggiornata del programma di cooperazione “Ali della colomba”, già avviato in passato con l’Autorità nazionale palestinese.                                                                                                                                    Iole Palmariello