Ariano (Av)Tra passerelle e silenzi: la quotidiana resistenza delle famiglie di Fontananuova

Ariano (Av)Tra passerelle e silenzi: la quotidiana resistenza delle famiglie di Fontananuova

 Sono ormai trascorsi più di sette mesi dalla frana che ha colpito la zona di via Fontananuova, isolando circa cinquanta famiglie metà delle quali appartenenti al Condominio Nicky. L’evento calamitoso verificatosi lo scorso dicembre ha causato il cedimento di parte della strada di accesso, privando i residenti della possibilità di utilizzare i propri garage e limitando gravemente la mobilità, soprattutto per anziani, disabili e persone con problemi di salute. Nonostante siano stati stanziati dal Comune circa 200.000 euro a seguito di una prima sollecitazione al Prefetto, la situazione resta invariata: i lavori di ripristino non sono ancora partiti e i tempi si sono dilatati a causa della mancata variazione di bilancio da parte dell’amministrazione locale. L’amministratore del condominio ha dovuto coinvolgere nuovamente la Prefettura affinché si possano accelerare le procedure, divenute ormai insostenibili per le famiglie prigioniere. Attualmente, l’unico accesso alle abitazioni è garantito da passerelle provvisorie che non rispondono alle esigenze delle persone fragili e che compromettono la sicurezza quotidiana dei residenti. In un momento storico segnato dall’emergenza climatica e dalle temperature record che colpiscono la penisola, il disagio diventa ancora più acuto, aggravato dalla difficoltà nel trasportare alimenti, medicinali e beni essenziali, specialmente per chi non può contare su una rete familiare di supporto. I condomini chiedono con forza che gli enti preposti si assumano finalmente le proprie responsabilità. La lentezza istituzionale e la rassegnazione delle autorità competenti stanno lasciando queste famiglie in uno stato di immobilismo forzato, dove ogni giorno è una sfida contro ostacoli fisici e burocratici. Tra le proposte avanzate, emerge con concretezza quella di un servizio comunale di trasporto a mano per anziani e soggetti fragili, in orari prestabiliti e con personale dedicato, dal parcheggio pubblico fino alle abitazioni. Un’iniziativa semplice, ma cruciale per restituire un minimo di dignità e autonomia ai cittadini colpiti da questa emergenza.

Il Comune attende ancora l’approvazione della variazione di bilancio per procedere con l’erogazione del finanziamento e l’avvio effettivo dei lavori. Ma il tempo stringe, e l’esasperazione delle famiglie cresce. È necessario intervenire con urgenza, con responsabilità e umanità. Questa non è soltanto una questione di infrastrutture: è una questione di rispetto per chi, ogni giorno, vive imprigionato nella propria casa.

Marika Remondelli