Roma – I lebbrosi del XXI secolo

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Roma – I lebbrosi del XXI secolo. C’è una malattia che sta distruggendo la popolazione industrializzata, ma nessuno ne parla. Parlarne e riconoscerla come malattia invalidante, significa gli i Paesi devono ammettere che stanno avvelenando l’aria che respiriamo, con uso di sostanze chimiche. Sarà la malattia del prossimo futuro.

Possiamo considerare la lebbra come la malattia più antica del mondo. Le origini di questa malattia, che prende il nome dal termine greco “lepros” scabroso, si perdono nella notte dei tempi, tra l’India e la Cina, e con il passare dei secoli, sia con le con le guerre, le varie invasioni, la tratta degli schiavi, la malattia si è diffusa in tutto il mondo.

Molti di coloro che vengono colpiti rimangono inabili al lavoro a causa degli esiti invalidanti della malattia. Il picco di maggior diffusione della malattia in Europa si ebbe nel tredicesimo secolo, tanto che le autorità furono costrette ad aprire lebbrosari, posizionandoli oltre la cinta delle mura. Ma grazie alla cinematografia delle immagini rimangono impresse nella mente, per cui i lebbrosi mentre si muovevano portavano una campanella in modo da avvertire quelli considerati sani, per evitare qualsiasi forma di contagio. Quelle erano epoche che le malattie camminavano di pari passo con le carestie. Ai nostri giorni possiamo considerarci fortunati visto il gran numero di prodotti che il sistema industriale è riuscito a metterci a disposizione per migliorare il nostro tenore di vita. Per la fornitura di beni a basso costo questa società ha prodotto migliaia di sostanze chimiche artificiali, utilizzate sul piano industriale, a cui siamo esposti ogni giorno. La maggior parte di queste sostanze chimiche non erano conosciute prima della rivoluzione industriale.

Nel passato mezzo secolo c’è stato un aumento vertiginoso di prodotti che hanno comportato una esplosione di produzione e fornitura di prodotti chimici per uso industriale e uso domestico,come prodotti da
bagno, prodotti chimici per l’agricoltura, agenti chimici per la pulizia, i fumi dei veicoli a benzina e diesel, i clorurati utilizzati per l’acqua, il fumo di tabacco, onde elettromagnetiche che spostano milioni di informazioni al secondo e che ci permettono di essere continuamente connessi.
Come cittadini globalizzati del XXI secolo possiamo veramente ritenerci fortunati.
Purtroppo questo benessere fondato sulla chimico-fisica comincia ad avere ricadute sulla salute delle persone. La sensibilità della salute umana a questo tipo di sviluppo si accentua sempre più.
I vari disturbi causati dal tipo di vita che si conduce sono”raggruppati” all’interno di una malattia denominata MCS “Sensibilità Chimica Multipla”.

“La Sensibilità Chimica Multipla è una sindrome ad andamento cronico caratterizzata da reazioni di perdita di tolleranza ad agenti chimici e ambientali presenti singolarmente o in combinazione, a concentrazione
genericamente tollerate dalla maggior parte dei soggetti. Per tale motivo non va confusa con l’allergia, una patologia IgE  mediata, anche se i pazienti con MCS possono presentare patologie concomitanti come l’allergia, rinite allergica e asma bronchiale”(prof. G.Genovesi).

La persona malata di MCS deve stare lontana da detersivi, saponi, deodoranti, profumi che non sono totalmente naturali, mangia solo cose biologiche e in cucina ha una lunga lista di cibi proibiti.

Questo tipo di malattia si concentra proprio nei luoghi e negli ambienti più inquinati. Per i sistemi statuali è una malattia difficile da ammettere perché vorrebbe dire confermare che è stato inquinato l’ambiente, con tutto quello che comporta, per questo non sono mai stati fatti studi statistici approfonditi e molti pazienti nelle società avanzate, anche italiani, ancora non sanno di soffrire di questa patologia.

Uno degli aspetti allarmanti evidenziato dalla studio di migliaia di medici e scienziati in tutto il mondo riguarda le tecnologie wireless (Wi Fi, Wimax, telefoni cordless, cellulari, babymonitor) ritenute molto
nocive per la salute. Gli attuali limiti di legge per i campi elettromagnetici sono basati esclusivamente sul riscaldamento prodotto da questi campi (effetti termici) e non considerano gli effetti biologici non termici che invece sono determinanti nello sviluppo di disturbi e malattie importanti come tumori, patologie neuro degenerative ed infertilità.

Una percentuale crescente della popolazione nei paesi industrializzati soffre di Elettrosensibilità, cioè di reazioni psicofisiche quando è  esposta al campo elettromagnetico del cellulare e di altre tecnologie
senza fili, come il Wi Fi. Di fatto che usa il Wi Fi e i cellulari espone se stesso e chi gli sta intorno a possibili rischi per la salute.

Per capire in pieno la portata di queste sindromi è sufficiente convivere con coloro che ne soffrono e cercare di conoscere quali sono i disturbi che li attanagliano. Le prime avvisaglie si manifestano con il bruciore alle mucose (occhi, naso, bocca), il tutto accompagnato da una situazione di stordimento, mal d i testa e sensazione di febbre. Con il peggiorare della malattia si comincia ad avere la persistenza
dell’odore; odore che ogni persona porta addosso dovuto alle modalità di lavare la biancheria, sia in casa che in forma industriale, ai prodotti usati per l’igiene personale, al sistema di convivenza in una società.
Un malato di MCS che incontra una persona che vive normalmente in un contesto urbano e percepisce l’odore che questa persona emana rischia fortissimi dolori alla testa, improvvisi cali della vista dovuti a
infiammazione neurologica, bruciori fortissimi a tutte le mucose, piaghe su bocca e lingua, improvvisi mancamenti e crisi.

Nei prossimi anni le persone ritenute sane dovranno essere munite di un sistema sonoro per avvertire i malati di MCS e permettere loro di cambiare strada se non vogliono peggiorare il loro stato di salute.

Prof. Corrado Tocci