Grottaminarda (AV) – Cgil Valla Ufita: “Occorre una diversa organizzazione per accogliere i rifugiati”

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Grottaminarda – Sono più di duemila i profughi che, in provincia di Avellino, hanno richiesto asilo. Mentre sono sessanta, distribuiti in ventotto Comuni, le strutture gestite a seguito dei bandi di gara della Prefettura. E ancora, tra Alta Irpinia e Baronia e Vale Ufita, ne necessitano altri, di Sprar, che sono, poi, le prime esperienze di accoglienza dei rifugiati.

E proprio a Grottaminarda ce ne potrebbe essere uno. Il Sindaco della cittadina ufitana, qualche giorno fa, ha detto che “stava valutando questa ipotesi “. È intervenuto, sulla questione, il sindacato zonale dell’Ufita, il cui responsabile Giovanni Villani, ribadisce che “occorre una organizzazione diffusa diversa “. Secondo il sindacato, “il problema emergenza non ha mai fatto il salto di qualità “Bisogna andare oltre al fatto di rinchiuderli dentro gli alberghi, ma pensare a qualcos’altro. Oltre al vitto, insegnanti di lingue straniere, corsi da istituire. E’ questo che, in pratica, va considerato. “Forse quando lo si fa è in maniera superficiale. E poi, una parte importante, è quella dell’assistenza sociale e sanitaria”. Cosa alla quale, il più delle volte, provvedono le associazioni di volontariato. Villani, tra l’altro, pensa a corsi di formazione, magari svolti insieme agli italiani, “che non danneggino i disoccupati “. In agricoltura, edilizia e ristorazione ad esempio. Cose che può essere da incentivo al lavoro. Ovviamente per tutti, senza distinzione del colore della pelle. E poi, se tutto si facesse su una giusta diffusione territoriale, “significherebbe non mettere in subbuglio i paesi “.Con lo Sprar, quindi, “ci troveremo davanti ad una fase di integrazione nuova “.
Giancarlo Vitale