Avellino – “Castelli Medievali in Irpinia”: al Carcere Borbonico il lavoro di Coppola e Muollo

1974

Avellino – Un viaggio tra i “Castelli Medievali in Irpina” per ripercorrere, con un accurato lavoro storiografico, quelle che furono le dinamiche architettoniche, storiche e antropologiche della Terra dei Lupi. A regalare questo affascinante viaggio nel passato il volume di Giovanni Coppola e Giuseppe Muollo dal titolo “Castelli Medievali in Irpinia” edito “Artstudiopaparo” che sarà presentato nell’ambito del progetto “Irpinia – Musica e Castelli” sabato 4 marzo 2017 con inizio alle ore 10.00 presso la sala Auditorium del complesso monumentale Ex Carcere Borbonico di Avellino. L’occasione inaugurerà la relativa mostra con pannelli che tracceranno varie sfumature degli usi e costumi dell’epoca e del perché veniva adottato quel tipo di architettura per difendersi in Irpinia. Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Provincia Domenico Gambacorta e del Soprintendente Archeologico alle Belle Arti e Paesaggio di Avellino e Salerno Francesca Casale, interverranno Francesco Barra, Errico Cuozzo, Ferdinando Maurici e Ortensio Zecchino. I lavori saranno coordinati dal giornalista Generoso Picone.

Quindi non solo storia dell’architettura medioevale ma una vera e propria ricerca di tradizioni popolari che rappresentano un importante campo di indagine a livello antropologico, in quanto consentono di prendere atto di usi e costumi che si presentano ricchi di significati. Spesso non è facile recepirne ad una prima analisi il valore rilevante che essi racchiudono, perché, come in genere accade, bisogna rintracciare ed identificare tutta una serie di strati culturali. Le usanze possono formarsi per una specifica e determinata motivazione da ritrovare all’interno di una precisa situazione, ma il più delle volte sono il frutto di processi lunghi e ampi, che intrecciano le loro radici con lo svolgersi degli avvenimenti e con il loro affermarsi come elementi abituali. Comprendere la portata delle tradizioni vuol dire aprirsi ad una ricchezza culturale vasta e complessa, che ci spinge ad indagare nel tempo e nelle implicazioni che esso porta con sé nel suo rapportarsi ai prodotti culturali generati dagli uomini.

Gioseph Izzo