Solofra (AV) – Sequestrato l’impianto di depurazione per emissioni moleste e nauseabonde

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Solofra (AV) – Questa mattina è stato messo sotto sequestro preventivo l’impianto regionale di depurazione delle acque reflue del Comune di Solofra che fa parte del complesso depurativo dell’Alto Sarno. Il provvedimento su richiesta della Procura di Avellino, dal Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Avellino, è stato eseguito dai miliari Noe Carabinieri di Salerno.

Il Gip ha riconosciuto il fumus dei reati di inottemperanza alle prescrizioni del decreto di attuazione alle emissioni in atmosfera e getto di cose idonee a molestare le persone, di cui all’art. 279/2 del Decreto Legislativo numero 152/2006 e 674 c.p. I reati sono  stati contestati a seguito dei controlli effettuati su segnalazioni da parte di numerosi cittadini che lamentavano numerose emissioni moleste e nauseabonde provenienti dall’impianto di depurazione. Gli accertamenti hanno confermato che il gestore dell’impianto non ottemperava alle prescrizioni di legge e i valori diffusi dal depuratore superavano la soglia consigliati dall’Acgih (l’associazione statunitense che si occupa di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro). Si è ravvisato, inoltre, la mancata comunicazione agli organi preposti in materia delle risultanze agli adempimenti richiesti dalla Regione Campania. Dai sopralluoghi sono emerse numerose criticità ed anomalia al depuratore; in particolare all’assenza di un idoneo sistema di abbattimento delle esalazioni maleodoranti immesse in atmosfera e l’assenza dell’Autorizzazione Unica Ambientale.

Le segnalazioni dei cittadini, tutte verificate, hanno fatto emergere un quadro insostenibile visto che le esalazioni maleodoranti erano di molestia anche nei comuni limitrofi costringendo le persone, soprattutto nei periodi più caldi, di tenere le finestre chiuse per l’odore nauseabondo emesso dall’impianto. Nell’emettere il provvedimento cautelare, però, si è tenuto conto della necessità di assicurare comunque il prosieguo delle attività di depurazione consentendone la facoltà d’uso con l’onere per la società di gestione di adeguare l’impianto e ottemperare alle relative autorizzazioni di legge previste del caso.