Molto nutrita la giornata di oggi, sabato, per tutte le persone, donne e uomini, che seguono da vicino le iniziative che la Fidapa di Ariano mette in campo. Come da tempo previsto, ha avuto oggi luogo, presso il Museo Civico, il gemellaggio tra lā associazione Fidapa del Tricolle e quella di Melfi. Convenientemente preparato dalla presidente dellāassociazione arianese, Paola Bonnanzio, il gemellaggio ha non solo suggellato lāamicizia tra le due realtĆ Fidapa, ma ĆØ stata anche lāoccasione per sancire una stretta collaborazione, unāaltra forma di gemellaggio tra gli istituti alberghieri delle due cittĆ . Esse, Ariano e Melfi, sono accomunate da molti fattori omogenei, storia, tradizioni economiche, abitudini enogastronomiche, oltre alle notevoli affinitĆ linguistiche e territoriali. Molto numerosa la rappresentanza Fidapa e allāappuntamento non sono mancati i diretti saluti di Mons. Sergio Melillo, Vescovo della diocesi Ariano-Lacedonia, del sindaco del Tricolle Domenico Gambacorta, del dirigente scolastico dellāIstituto Alberghiero āG. De Gruttolaā di Ariano, prof. Pietro Petrosino, e del Dirigente Scolastico dellāIstituto di Melfi. Eā intervenuto per una relazione storica il prof. Ortensio Zecchino che ha illustrato il tema: Federico II e le donne. Pur nella sua essenzialitĆ , lāintervento del prof. Zecchino ha colto diversi aspetti della questione che hanno molto interessato il numeroso pubblico presente. Pur ribadendo come le due cittadine fossero state, al tempo del regno normanno-svevo, collocate su posizioni contrapposte, hanno condiviso lāappartenenza sostanziale al mondo normanno-svevo. Ariano gravitava allora, al tempo di Federico II, nellāorbita dāinfluenza del papato, mentre Melfi era strettamente legata allāimperatore ed alla sua dinastia. Un altro elemento di contiguitĆ culturale ricordato da Zecchino ĆØ stato quello relativo allāassemblea delle Assise di Ariano, prima forma di legislazione del regno normanno ad opera di Ruggero II nel 1140 e, per quanto riguarda Melfi, la promulgazione ad opera dellāImperatore delle Constitutiones Melfitanes, una piĆ¹ vasta ed organica legislazione per tutto lāimpero. Nella sua stimolante presentazione il relatore non ha mancato di ricordare come, nella Costituzione di Melfi, la figura della donna fosse tenuta in grande considerazione e che pene severe erano previste per coloro che attentavano con atti di violenza allāintegritĆ femminile. Pregio della relazione ĆØ stato il rigore storico non disgiunto da una presentazione chiara e comprensibile anche da parte di chi non era addetto ai lavori. Una manifestazione pienamente riuscita e che ha vivacizzato poi la cittadina, il suo castello e le sue bellezze.
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