Salerno – Salerno- Leonardo Maria Claps componente del Senato Accademico dell’Università degli Studi Salerno dichiara: “La legge 107/2015, ovvero la “Buona Scuola”, ha privilegiato il ruolo a discapito della qualità”

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Salerno- Leonardo Maria Claps componente del Senato Accademico dell’Università degli Studi Salerno dichiara: “La legge 107/2015, ovvero la “Buona Scuola”, ha privilegiato il ruolo a discapito della qualità”.

Interviene Leonardo Maria Claps al dibattito tenutosi presso l’Aula Maga dell’ Università degli Studi di Salerno per “La Giornata di Studio relativa ai Decreti applicativi  legge 107/2015 per la formazione iniziale e in servizio degli Studenti ” alla presenza del Sottosegretario al MIUR On. Angela D’Onghia e alle relatrici On.Manuela Ghizzoni e la Sen. Francesca Puglisi, organizzato dal Dipartimento di “Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione” diretto dal Prof. Maurizio Sibilio, che ha visto un’ampia partecipazione con la presenza di centinaia di studenti.

La Buona Scuola è stato uno degli elementi che ha caratterizzato il dibattito politico dell’ultimo anno. Entrando nel merito della questione, credo che l ‘analisi debba partire da un primo punto che è oggettivo ovvero che dopo molti anni la scuola è entrata nelle priorità politiche dell’agenda di governo. Personalmente riconosco una parte positiva della riforma, che nasce ponendosi come obbiettivo il risanamento del precariato che da decenni logora il sistema scolastico, investimenti sul digitale con l’idea di innovare gli ambienti scolastici arrivando a cablare il 90% delle scuole con il wi fi entro il 2018, una forte attenzione per l’edilizia scolastica e quindi per la sicurezza dei nostri figli.

Ha continuato Claps, “da contraltare però vanno riconosciute anche delle criticità che hanno portato ad una scollatura con il mondo scolastico, infatti nella fase iniziale, nell’intento di risolvere il problema del precariato, la riforma ha tralasciato alcuni aspetti fondamentali relativi alla qualità dell’insegnamento e alla formazione dei docenti e al reclutamento; si è sacrificata quindi, sull’altare dell’ assunzione a tempo indeterminato, una parte fondamentale della qualità del nostro sistema scolastico”.

Ha concluso Claps sostenendo che un primo passo per eliminare queste criticità è stato fatto con l’applicazione degli ultimi decreti attuativi, però bisogna continuare ad investire risorse e lavorare per migliorare il sistema scolastico nazionale ed ampliare la “cassetta degli attrezzi” didattici in dotazione ai nostri operatori per evitare di far si che questo lavoro non si limiti ad un monologo dietro una cattedra, ricordandoci che siamo L’Italia di Montessori l’Italia di Don Milani un paese dalle profonde tradizioni scolastiche e culturali.