Bisaccia (AV)-L’effetto farfalla e l’assurdo urbanistico di Bisaccia

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A Bisaccia si sta come se si attendesse l’effetto farfalla che, come si sa è  immaginare che un semplice movimento d’aria generato dal battito d’ali della farfalla possa causare una catena di movimenti fino a scatenare un uragano, o comunque una intensa e benefica una manifestazione a ventosa di ritorno.

Un  po’  come accettare la teoria del caos. A sentirli gli amministratori del di Bisaccia, sono rigorosi, inflessibili, quasi militari, quando si dice degli Altri. Loro sarebbero per un programma di evacuazione della popolazione  delle case abusive alle falde del Vesuvio di Napoli, di cui al recente drammatico incendio,  almeno 7-10mila, circa 550.000 persone. 

Mentre a Bisaccia, dove sono Amministratori, tengono in piedi una folle idea di politica urbanistica del “lasciar fare”, che continua a lasciar costruire dovunque. Appunto, è come attendere un effetto farfalla e intanto lasciar tutto come sta e attendere; dove non possono gli uomini, provvederà la farfalla. Bisaccia, Comune dell’Alta Irpinia orientale, ha un primato che non ha uguali, nella provincia di Avellino, e forse anche in Italia. Conun’estensione territoriale di 102,16 km², Bisaccia, dopo Ariano Irpino,  è il secondo comune della provincia di Avellino, solo che ha densità abitativa del 37,30 abitanti/km², con 203,5 anziani ogni 100 giovani, un 60% individui a carico. I suoi 3.811 abitanti vivono (si cercano) in uno spazio urbanistico esteso quasi quanto la città di Foggia, la più vicina città, che ha una superficie di 151.726 e una densità abitativa di 298,6 Abitanti/Kmq., se poi si volesse provare a far un confronto con Napoli, la città capitale della Regione, bisognerebbe solo avere l’accortezza di ricordarsi che la cifra sta nell’ordine del mila, 8.151,22 abitanti/km².  Se si provasse a guardare l’abitato di Bisaccia, dall’alto di più punti di vista, una idea visuale approssimativa ce la si potrebbe fare con le luci elettriche pubbliche accese a sera, l’assurdo si appalesa nella più ampia e nebulosa evidenza. Un piano urbanistico con servizi pubblici incompleti, costi di gestione smisurati, l’assurdo di un’identità di paese dispersa, dove per incontrarsi serve l’appuntamento telefonico, e tanto altro. Ora, di mettere su un nuovo piano urbanistico, più a dimensione umana, o che, almeno delimiti e autorizzi a costruire solo negli spazi interni vuoti, non se ne parla proprio.  Non è argomento di interesse della minoranza consiliare, che, nella precedente Amministrazione aveva maggioranza e sindaco del gruppo dominante del PD locale. Sull’argomento urbanistico, in siffatti spazi abitativi infiniti, svolazza e sfarfalla il Sindaco del partito UdC (Unione di Centro) e ora persino Presidente della Comunità Montana, eletto con una lista dal nome eloquente: “Oltre l’orizzonte” e ora nel centro abitato di Bisaccia gli orizzonti sono vasti. Nella stessa vastità di orizzonti si pavoneggia in vanità solamente l’assessore ai lavori pubblici. Lui si presentò alle elezioni come Nuova Sinistra, ora non si sa se il simbolo lo vanta ancora, ma, si sa, i simboli servono a mostrarsi quanto serve, per dire che Felice è felice, non perché esiste un rapporto stretto tra programmazione urbanistica, regole e bene comune.
 Michele Frascione ex- amministratore

michele frascione