Le Regioni aprono in anticipo “La stagione della morte”incuranti degli appelli da parte di associazioni animaliste. La delusione di Merola

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La stagione della morte   è iniziata prima del previsto nonostante gli   accorati appelli al governo da parte delle varie associazioni animaliste   per chiedere stop all’apertura della caccia, una pratica barbara che quest’anno è ancora più dannosa perché va ad inferire su animali già decimati da roghi e siccità.

“E’ un comportamento anomalo   quello del governo italiano,  e rappresenta la violazione dei princìpi che tutelano la fauna selvatica” esordisce così Emilio Mauro Merola subito dopo l’ apertura della caccia avvenuta anche in anticipo  e continua -“La L.ID.A e LAC di Avellino   ci avevano  sperato, chiudere la caccia quest’anno sarebbe stato un gesto di responsabilità che gli italiani si aspettavano dal governo e dalle regioni dopo un ’ estate caratterizzata da devastanti incendi.  Purtroppo il 2017 è sicuramente stato il peggiore anno per l’ambiente. Ettari e ettari di bosco distrutti   a causa di piromani e gente irresponsabile senza scrupolo. Avevamo chiesto accoratamente al governo di fare un passo indietro sull’apertura della caccia per dare tempo alla fauna e all’ ambiente di ristorarsi   , riprendersi da un’estate devastante. Ci   saremmo aspettati – continua Merola- un gesto di grande responsabilità da parte della politica che troppo spesso vede nel mondo venatorio   un serbatoio di voti da preservare   .

Intanto Merola dalla sua bacheca fb   lancia  la petizione della L.A.C. per dire stop a questa “carneficina “

Il messaggio è il   seguente  :

“ Le Regioni hanno aperto la caccia in anticipo di tre settimane facendo carta straccia anche del parere dell’Ispra che chiedeva di sospendere la stagione venatoria ai sensi dell’art. 8 comma 4 legge 5 giugno n.131. Si stima che 40 milioni di animali selvatici siano morti in più di 600 incendi  . Oltre 125000 gli ettari andati a fuoco per un danno di due miliardi di euro. Quest’ aggressione autorizzata alla biodiversità è un attentato alla sopravvivenza delle popolazioni di molte specie selvatiche  . Il territorio e gli animali hanno bisogno di un atto di civiltà contro la pressione di centinaia di cacciatori. Lo chiedono i cittadini in maggioranza contrari alla caccia che desiderano proteggere l’ambiente e il patrimonio faunistico .

Non ascoltare la loro voce sarebbe un atto crimininale”

 La petizione della L.A.C.  contro la caccia si  può  firmare al sito :

https://www.change.org/p/presidente-del-consiglio-emergenza-incendi-e-siccit%C3%A0-stop-alla-stagione-di-caccia/nftexp/ex2/control/3315575?recruiter=3315575&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_petition&utm_term=autopublish&utm_content=ex2%3Acontrol

 

Emilio Mauro Merola responsabile LIDA E LACpetizione LAC contro la caccia