Grottaminarda(AV)-Le famiglie di via Papa Giovanni XXIII sono andate a vivere dai parenti. La casa degli orrori non è stata ancora disinfestata

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Grottaminarda (AV)- Sono, ormai, trascorsi dieci giorni. Se le indagini, sul giallo della casa degli orrori,vanno avanti,la situazione rischia di diventare insostenibile per i vicini di casa. Così come l’odore nauseabondo causato dal corpo in via di decomposizione di un 73 enne, lasciato dopo il decesso per almeno un mese, in una abitazione di via Papa Giovanni XXIII. Era stato il figlio,un 47enne del posto,Antonio Ricciardi, che lo aveva lasciato in una stanza, che aveva provveduto a sigillare. Per ritirare,come poi avrebbe fatto ad inizio di questo mese,la pensione del padre. Da giorni,ormai, chi abita in quella strada ha abbandonato le proprie case a causa dell’aria irrespirabile. E si è fatto ospitare dai parenti. Come ha fatto una famiglia, con due bimbi piccoli e una signora in attesa di un bambino. Non è stata fatta finora nessuna disinfestazione,anche perché alla casa degli orrori sono stati apposti i sigilli e,quindi, è ancora sotto sequestro. Si chiede al sindaco di Grottaminarda, Angelo Cobino, ma anche all’autorità giudiziaria quando sarà possibile tornare a vivere una vita normale. Per ora,intanto, l’unica novità è che, il Ricciardi,è stato raggiunto da un avviso di garanzia.
Giancarlo Vitale