Grottaminarda – La Procura toglie i sigilli alla casa degli orrori?

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Grottaminarda – La Procura toglie i sigilli alla casa degli orrori?

Le famiglie che abitano la palazzina di via Papa Giovanni XXIII potrebbero rientrare, nelle proprie abitazioni, ad inizio della prossima settimana.

Infatti i prossimi giorni saranno decisivi perché, la Procura di Benevento, possa togliere i sigilli dove, ad inizio mese, è stato ritrovato cadavere il corpo di un pensionato ex dipendente delle Poste Italiane. A lasciarlo dentro un letto; per almeno un mese, sarebbe stato il figlio Antonio Ricciardi,47 anni, anche lui ex portalettere. Lo avrebbe fatto per intascare la pensione del padre, circa 900 euro.
Adesso è stato raggiunto da avviso di garanzia. Ma chi abitava da quelle parti;  a causa del l’odore nauseabondo che proveniva proprio da quell’appartamento, è stato costretto a farsi ospitare da parenti o conoscenti che abitano in altre zone della cittadina ufitana.  Qualcuno è andato ad abitare dai suoceri in un paese limitrofo , con due bambini e la moglie in attesa del terzo bambino. Intanto hanno interessato il sindaco Angelo Cobino, il quale in qualche modo si è fatto loro portavoce e, insieme al maresciallo della locale stazione dei Carabinieri, ha chiesto, attraverso una lettera, alla Procura di poter procedere al dissequestro della casa degli orrori.
E, inoltre, ha chiesto se ci fosse la possibilità di un dissequestro momentaneo, in modo da chiamare una ditta specializzata che potesse procedere alla disinfestazione.  L’Asl non può dare nessun permesso se, prima, non si pronuncia l’autorità giudiziaria. Ma la sensazione  è che,  tra qualche giorno, la situazione possa sbloccarsi.