Nave “Diciotti”:Salvini e l’irpino Piantedosi indagati per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio

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Nave “Diciotti”:Salvini e l’irpino Piantedosi indagati per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio

Secondo le accuse il vicepremier Matteo Salvini  e il suo Capo di Gabinetto Matteo Piantedosi,originario di Pietrastornina, avrebbero privato illegalmente della libertà personale i profughi aiutati dalla nave Diciotti.

La Procura di Agrigento attraverso il procuratore Capo Dr. Luigi Patronaggio , ha aperto un fascicolo su Salvini e Piantedosi, poiché, secondo il magistrato,  avrebbero privato illegalmente della libertà personale i profughi soccorsi dalla nave Diciotti a cui, da giorni, è vietato scendere dall’imbarcazione ormeggiata nel porto di Catania.
Il magistrato Luigi Patronaggio trasmetterà ora il fascicolo al tribunale dei ministri di Palermo. Le accuse formulate dalla procura siciliana sono di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio.
L’inchiesta ha avuto un’accelerazione nel pomeriggio, quando il procuratore ha ascoltato in audizione al palazzo di giustizia di Roma il capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’immigrazione, Gerarda Pantalone, e il suo vice, Bruno Corda. I due prefetti sono stati sentiti come testimoni, utili ai magistrati per ricostruire la catena di comando che ha portato al divieto di sbarco per le 150 persone a bordo della Diciotti.
La risposta di Salvini  su Facebook:
“State tranquilli, non ho paura di nulla: indaghino, mi interroghino, mi arrestino. Io sono fiero di battermi per difendere i confini, tutelare la sicurezza degli italiani e proteggere il futuro dei nostri figli”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, interviene su Facebook in merito all’inchiesta sul caso della nave Diciotti, che lo vede indagato per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio.
Intanto sono sbarcati i 137 migranti dalla nave, dopo cinque giorni trascorsi sul pattugliatore della guardia costiera ormeggiato nel molo di Levante del porto di Catania. I primi a scendere sono stati 12 giovanissimi, presi in consegna da personale della Croce Rossa italiana.