Flumeri. Intanto, dopo qualche ora, giunge la risposta di Industria Italiana Autobus. Il cui consiglio di amministrazione è stato convocato per inizio settimana prossima, lunedì 19 settembre.
L’azienda definisce “proclami propri di spot pubblicitari”, quelli scritti nel precedente comunicato di via Molise.”Si prende atto delle intenzioni annunciate, sebbene di segno opposto a quanto espresso, con toni tutt’altro che consoni, ai vertici aziendali, nel corso dell’incontro di qualche ora prima alla presenza di Invitalia”.
Nessuna “rassicurazione formale “è ancora arrivata, scrive ancora Industria Italiana Autobus, in merito “agli interventi annunciati più volte preannunciato negli scorsi mesi, ed ancora, soltanto, in corso di elaborazione nel corso dell’incontro di venerdì “.
Etichetta, quindi, come” spot pubblicitari ” le iniziative del ministero di Di Maio e aggiunge che l’assemblea degli azionisti, già convocata per lunedì prossimo,” non poteva che deliberare sulla base di elementi concreti e delle reali evidenze a quella data”. Tenendo presente l’ex articolo 2447 c.c.. In merito, poi, alle accuse del Ministero, che scrive di atteggiamento ricattattorio da parte della stessa I. I. A., si respingono le accuse.”Non veritiero e gravemente lesivo dell’immagine dell’azienda e degli azionisti ed idoneo-semmai a minare la tranquillità degli stessi lavoratori cui il Mise dichiara di essere vicino in questo frangente”.
Giancarlo Vitale
