Napoli – “Annegata nell’illegalità, strozzata dal traffico e dall’abusivismo, umiliata dal servilismo e dal clientelismo, Napoli muore: ma siccome muore da troppi anni nessuno ci fa più caso. “Napoli è un caso a parte”, “Napoli è sempre stata così”. Ciò è quello che scrive Giorgio Bocca nel suo libro “Napoli siamo noi. Il dramma di una città nell’indifferenza dell’Italia”.
Il libro di Bocca quindi parla dello sfacelo della società civile napoletana, della incapacità della classe dirigenziale locale, del trionfo nefasto dell’indulgenza e della malintesa tolleranza, della corruzione dei pubblici ufficiali.
Un messaggio pessimista quello di Bocca, che non vede prospettive reali di cambiamento in meglio, ma teme l’estensione del modus operandi neapolitanus al resto dell’Italia.
Napoli, non è tutto questo, infatti da un sondaggio fatto dall’Osservatorio Mondiale della Sanità è scaturito che per essere felici in Italia bisogna vivere a Napoli, visto che nel resto d’Italia la depressione la fa da padrona.
l’Italia, è la nazione in Europa con il maggior numero di depressi e, vengono utilizzati più psicofarmaci in Italia rispetto alle altre nazioni, ad eccezione Napoli che con tutte le sue difficoltà, con tutti i suoi problemi resta la città in Europa dove c’è il minor uso di psicofarmaci.
Chi è depresso quindi vada a vivere a Napoli, perché “Napule è”, non più solo pizza, mandolino, Vesuvio e O Sole Mio, ma la città della felicità.
