Laicità e libertà religiosa. Gioco di equilibri, instabilità apparente o l’esile che si fa forte?

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Laicità e libertà religiosa. Gioco di equilibri, instabilità apparente o l’esile che si fa forte? Alla Giustino Fortunato i grandi quesiti etici e morali sulla neutralità Costituzionale e il diritto assoluto alla libertà di culto religioso.

«Siamo sicuri che la neutralità dello Stato non diventi la via per escludere la dimensione religiosa dal panorama pubblico?». È la riflessione di una recente intervista fatta a Cesare Morelli, Presidente emerito della Corte Costituzionale (già Consigliere generale dello Stato del Vaticano, Ordinario emerito di diritto ecclesiastico Università Tor Vergata di Roma), che poi racchiude l’articolato intervento conclusosi pochi minuti fa al Seminario dal titolo “Costituzione e fenomeno religioso: conferme, contrasti e prospettive a 70 anni dall’entrata in vigore della Carta costituzionale (1948-2018)”: evento organizzato dall’Università Giustino Fortunato di Benevento. Il tema che sta risuonando nell’Aula Magna dell’Ateneo beneventano ha avuto inizio alle ore 10 (si concluderà questa sera alle 19), e sarà il punto nodale dell’intera giornata di studi organizzata a via Delcogliano; assunto, che rientra in un più articolato progetto di ricerca dell’Unifortunato e promosso in collaborazione con l’Università Calabria, la Pontificia Università Urbaniana, la Pontificia Università Dimitrie Catemir di Bucarest, Università de Il Cairo, Università Cattolica di Colombia, l’Università Arturo Michelena di Valencia (Venezuela), Università Filologica di Breslavia e l’Università Centrale del Venezuela).

L’autorevole summit, è presieduto da Marilisa Rinaldi – Presidente del Tribunale di Benevento – e ha già governato i primi interventi che stanno scandagliando il rapporto tra Stato laico e Libertà religiosa nelle maglie della giurisprudenza costituzionale italiana. Dopo i saluti del primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella, che ha sottolineato “indiscutibilità della neutralità della Costituzione e la tutela della libertà di espressione religiosa, purché nessuno si discosti dalle norme costituzionali mettendo garbo e attenzione a ciò che sono i valori in essa contenuta”, l’introduzione di Paolo Palumbo (Docente emerito di diritto ecclesiastico e diritto canonico Università Giustino Fortunato nonché coorganizzatore dell’evento), invece, ha posto l’accento sulla continuità e discontinuità del rapporto tra Stato e Chiesa nel rispetto della democrazia affinché si tuteli la ‘libertà assoluta’, che così come gli altri valori, non basta averla conquistata ma va conservata, tutelata e alimentata, sempre!

A chiudere i lavori della prima sessione dei lavori l’Arcivescovo di Benevento Felice Accrocca che ha invitato tutti al ragionamento e alla riflessione per una corretta informazione.

Delineate, quindi, le basi disquisitive della V Giornata di Studi che ha posto l’accento sul tema “Costituzione fenomeno religioso, settant’anni dopo”. Il Seminario continuerà con gli autorevoli interventi di  studiosi provenienti da nove Atenei nazionali ed internazionali tra cui: Angelo Scala, Rettore dell’Università Giustino Fortunato, ordinario di Diritto Processuale e Civile; Antonio Giuseppe Chizzoniti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Giuseppe D’Angelo, Università di Salerno; Raffaele Santoro, Università della Campania Luigi Vanvitelli; Paolo Naso, La Sapienza di Roma; Germana Carabone, Università Federico II di Napoli; Beatrice Serra, La Sapienza; Federica Botti, Università di Bologna; Maurizio Martinelli, Pontificia Università Urbiniana; Francesco Sorvillo, Univesità Vanvitelli.