Grottaminarda (AV) – Il consorzio Infrasud avvia azioni legali contro Governo e ministero delle Infrastrutture per Lioni-Grottaminarda ferma. Martedì le imprese si incontreranno a Grottaminarda.

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Grottaminarda

Grottaminarda. Gli effetti collaterali, quelli che davvero si toccano con mano, si avranno martedì. Quando saranno avviate, da parte di una delle aziende subappaltatrici della Lioni-Grottaminarda, la Areco srl di Caserta, i procedimenti di 18 licenziamenti. Proprio la cittadina ufitana ospiterà, lo stesso giorno, i vertici del consorzio Infrasud che raccoglie le aziende che lavorano, anche se sarebbe meglio parlare al passato, per firmare le documentazioni necessarie ed incontrare le dodici aziende del consorzio appaltatore.

Come appunto la casertana Areco che, prima delle dimissioni di fine anno della struttura commissariale, aveva pensato anche di assumere altri sessanta operai per costruire la galleria che attraverserà, se mai accadrà, Gesualdo. Da dicembre scorso non ricevono più fatture di pagamenti e, di conseguenza, non possono pagare i dipendenti. All’incontro con Del Rio, di qualche giorno fa a Frigento, hanno detto che”se non arrivano i soldi siamo pronti ad azioni legali”. Sono alcuni milioni che gettano le aziende nello sconforto e in crisi. Infrasud avvierà, quindi, una vertenza con il Governo e il ministero delle Infrastrutture. Anche se, da parte di alcuni deputati del Movimento5 Stelle, come il sottosegretario Carlo Sibilia, Ugo Grassi e Generoso Maraia, giungono rassicurazioni sul completamento dell’opera.

L’impresa casertana, che da quattro anni lavora alla Lioni-Grottaminarda, nel campo delle opere in cemento armato, attraverso il suo rappresentante Dante Salzillo sostiene che, a terra,”scavi fermi di otto metri, deterioramento dei materiali e un territorio martoriato”. E, da un primo conto, sarebbero venti milioni di euro di danni arrecati allo stop dell’opera. E si rammarica:”Perché, fino alla scadenza del mandato di D’Ambrosio, abbiamo lavorato senza difficoltà e ora ci sono tutti questi problemi”? Di un’opera, la Lioni-Grottaminarda, che complessivamente costa 430 milioni di euro, la struttura commissariale, secondo l’Areco, equivarrebbe all’uno per cento del totale. È domani, tutte e 12 le aziende consorziate di Infrasud muoveranno i primi, decisi, passi per un confronto con il Governo. E lo cominciano a muso duro.

Giancarlo Vitale