Comunità Montana – Il Vice Sindaco Cicchella replica a Famiglietti

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Riceviamo e pubblichiamo.  Nota del Vice sindaco di Greci Carmelo Cicchella

Comunità Montana, Carmelo Cicchella torna ad attaccare l’ente montano e questa volta lo fa con dati inoppugnabili alla mano e fa scrivendo al Prefetto di Avellino, al Presidente della Comunità Montana dell’Ufita, all’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

Cicchella scrive:

“L’ente montano in piena Automia continua nelle sue disparità di trattamento.

Siamo di fronte alla decadenza di due assessori della giunta Montana revocati dai rispettivi sindaci, il presidente in spregio alle norme statutarie con sintomatico e modulare ritardo che ne ha scaturito una palese omissione in atti di ufficio, fino a tutt’oggi non ha convocato il consiglio per la surrogazione degli assessori decaduti mettendo a rischio l’attività esecutiva dell’ente.

Ma c’è di più, come oramai risaputo dalla notorietà pubblica, la dirigenza, nello specifico il capo area forestazione dell’ente, in verosimile piena autonomia ed ignaro della procedura prevista, e non convocando alcuna concertazione con le organizzazioni sindacali di categoria e senza alcun intesa con la direzione dei lavori, ha provveduto a individuare capi operai e capi squadra senza valutare il curriculum e l’anzianità del personale e creando grave danno a coloro che, per anzianità, capacità  competenza e titoli avrebbero potuto rivestire detti incarichi.

A solo pochi giorni dall’inizio dei lavori si è arrivati a nominare in un Comune dipendente dalla comunità montana dell’unità  addirittura due capi operai.E chi è che non vede un chiaro esempio di concertazione con quella stessa amministrazione  di cui il primo cittadino riveste un incarico di capo gruppo all’ interno dell’ente e che tale Municipio e’ alla soglie del voto amministrativo.Il tutto allo stato degli atti è stato fatto senza alcuna valutazione e con danno erariale per l’ente in un momento di seria precarietà economica da parte della Comunita Montana dell’Ufita.

Sempre la superiore dirigenza di quell’ente Montano ha provveduto a incaricare della funzione di capi squadra alcuni operai a tempo determinato specialmente nei comuni “casualmente” dove si è chiamati al voto,mentre alcuni operai a tempo determinato che lo scorso hanno vestivano incarico di referente in comuni dove attualmente non si vota sono stati rimossi dall’incarico di riferente. leggasi Greci.Mentre in altro comune dove non si vota ma dove all’interno vi è la presenza di un delegato  alla comunità montana due operai da referenti sono stati nominati a capi squadra.

Ultimo ma non poco rilevante ed e qui che ci avviamo al vivo della problematica è doveroso ricordare a costoro che la nomina di operai a tempo determinato di secondo livello a capi squadra, oltre a provocare danni economici all’ente quando questi operai richiederanno il nuovo livello economico, è stata fatta in violazione delle norme del contratto integrativo che prevede che quando risulta necessario nominare a capo squadra operai che non sono almeno di 3° livello, è necessario che questo sia fatto con l’intervento e l’approvazione della rappresentanza sindacale aziendale, cosa che non è accaduta.

Appare ancora non chiara a parere di chi scrive la presunta violazione alle norme contrattuali adoperata in maniera imminente avverso il comune di Zungoli e Villanova del Battista laddove anche qui sono stati dotati di capi operaio di coordinamento tra tutte le squadre.

Episodi che non succedevano neanche quando in ogni comune c’erano 50 o più operai.

Alla luce di quanto accaduto Il Presidente della Comunità Montana Ufita Carmine Famiglietti dovrà spiegare come atto dovuto del perché siano accaduti tali spiacevoli episodi che,oltre alle presunte violazioni hanno dispiegato tra loro amarezza alla classe operaia dell’ente.

A mio avviso siamo di fronte ad una disparità di trattamento che istiga ad una forte contestazione sociale da parte dei lavoratori ed amministratori.

Il Presidente Famiglietti alla luce di quanto esposto,oltre a spiegare le ragioni che hanno spinto a tali nomine ha l’obbligo di intervenire affinché siano revocate ad effetto immediato le promozioni attribuite per mancanze delle condizioni ex legge previste e per le condizioni di ordinamento di statuto ben richiamate nell’articolo 10 del CIRL( Contratto integrativo Regionale Lavoratori).”