LE2CULTURE: chiusura positiva del meeting e appuntamento alla prossima edizione 2020 di Nicola Prebenna

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Il meeting Le2Culture, edizione 2019, ha chiuso positivamente i battenti. Come ormai consuetudine, la partecipazione di pubblico è stata ampia e la qualità dei relatori superlativa. Affascinante il tema, trattato da angolazioni diverse, per dare prova concreta della unicità della cultura. Sapiens e … oltre è stato il tema argomentato e proposto dai diversi relatori che si sono succeduti nei 5 giorni di lavoro. 27 sono stati gli interventi di qualità e per una analitica e dettagliata presentazione dei contenuti offerti una nota giornalistica è inadeguata. Cercheremo, pertanto, di offrire una sintesi di quegli aspetti che sono stati  maggiormente seguiti dal pubblico. Di rilievo l’apertura del meeting a cura del presidente di Biogem, il prof. Ortensio Zecchino. Nel suo intervento, non solo ha tracciato la storia del meeting, ma ha sottolineato l’importanza accordata all’evento, occasione preziosa di far conoscere al mondo accademico e scientifico la realtà del Campus. Ha poi ricordato i successi fatti registrare dai ricercatori e il riconoscimento della propria attività, quale l’ottenimento della certificazione ministeriale BPL, Buone Pratiche di Laboratorio. Coinvolgente, accattivante l’intervento nella terza giornata del prof. Ferdinando Auricchio che ha trattato dell’uomo in 3D. A molti dei presenti ha offerto una vasta panoramica delle straordinarie opportunità che la stampa 3D offre in molti settori delle attività produttive, in particolare nel campo medico. Altro contributo molto apprezzato dal pubblico per la chiarezza espositiva e per la carica empatica con cui lo ha accompagnato quello del prof. Vincenzo Stocchi dell’università degli studi di Urbino Carlo Bo. Ha illustrato il ruolo dell’esercizio fisico nella prevenzione delle malattie e nel miglioramento della qualità della vita. Vivace e articolato il dibattito, moderato dal prof. Francesco Di Donato, che ha visto coinvolti il prof. Michel Troper dell’Università Paris-Nanterre e il prof. Fulvio Tessitore, prof. emerito dell’università Federico II. Tema del dibattito Diritto, Stato e Politica nel postumanesimo. Di particolare interesse l’intervento del prof. Iain Mattaj, direttore di Human Technopole di Milano, che ha sottolineato la necessità e l’importanza della collaborazione internazionale nel campo della ricerca e della cultura e del ruolo attivo che in questo settore deve svolgere l’Italia. Momento clou della serata di sabato la lectio del premio Nobel per la medicina 2001 Timothy Hunt. Con fare accattivante e convincente, ha illustrato i progressi compiuti nel campo della medicina. Si è soffermato sui suoi studi per isolare la ciclina nel 1982, utilizzando i ricci di mare, pervenendo a legare la ciclina con le molecole di chinasi coclina-dipendente. In breve, la ricerca di Hunt ha contribuito molto alla comprensione dello sviluppo delle cellule tumorali. Di notevole spessore il contributo offerto dal dr. Giuseppe Remuzzi, dell’Istituto Farmacologico Mario Negri di Milano, sul futuro dell’umanità attraverso le potenzialità della scienza medica. Al termine del meeting, è stata data notizia che al dr. Remuzzi è stato attribuito ex-aequo il premio “Maria Antonia Gervasio” per il suo lavoro sul Sistema Sanitario Nazionale. L’altro premiato è stato il dr. Michele Maio per l’opera Il cancro ha già perso, scritto in collaborazione con Gianni Minoli sotto la forma dell’intervista. L’intervento conclusivo è stato quello del critico musicale, nonché professore emerito di Storia della Musica, Paolo Isotta, sull’interpretazione da dare all’übermensch di Nietzsche, non superuomo, ma di là dall’uomo. Tanti altri sono stati gli interventi che hanno conquistato i partecipanti, tra cui quelli del prof. De Felice, del prof. Schiavone, del prof. Gallo, del prof. Genovese su come la Cina sta vivendo la proiezione verso il futuro. Insomma, come ha sottolineato il presidente Zecchino nell’intervento conclusivo, tutti gli interventi sono stati di spessore, anche se come per noi, non è possibile ricordare tutte le loro prolusioni. Molto seguite anche le serate musicali, con artisti di valore. Ha chiuso il convegno il coro della cattedrale di Ariano, diretto con perizia e passione dal direttore Ornella De Paola. Come da tradizione, nel ringraziare i convenuti, i relatori, chiudendo i lavori, il presidente Zecchino ha annunciato il tema della prossima edizione, la libertà.