“Non ci sarà più una zona rossa, tutta l’Italia zona protetta. Con queste parole il premier Giuseppe Conte ha annunciato misure più stringenti, che tutti i cittadini devono rispettare, da nord a sud, per contrastare l’avanzata del coronavirus.
Prima si chiamava “zona rossa”. Ora siamo tutti “zona protetta”.
Due termini diversi per dire la stessa cosa. Un nuovo decreto del consiglio dei ministri, in vigore da stamattina e reso noto dal premier Giuseppe Conte, ieri sera, su tutte le televisioni collegate, detta le nuove disposizioni a cui dovremo attenerci. Misure ancora più drastiche delle prime.
La Nazione, tutta intera, sarà come lo era la Lombardia. I contagi da Covid 19 sono arrivati ad 8 mila. Scuole chiuse fino al prossimo 3 aprile, ristoranti e bar dovranno calare le saracinesche alle ore 18.
Si ferma anche il calcio. Sospesi tutti i campionati, la serie A potrebbe essere terminata ieri, con l’ultima partita del posticipo tra Sassuolo e Brescia.
Con la non assegnazione dlo scudetto. Le persone potranno spostarsi solo dal proprio Comune per comprovate ragioni di lavoro, per le necessità quotidiana, ad esempio fare la spesa o acquistare farmaci, per ragioni di salute o rientrare al proprio domicilio.
Per gli spostamenti occorre a vere il modello di autocertificazione scaricabile da Internet, in cui si dichiara”di essere in transito da”, “proveniente da” e”diretto a”. Le false dichiarazioni saranno punibili con pene fino a tre mesi.
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