S. Maria Capua Vetere (CE): continua la protesta dei poliziotti penitenziari

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Dopo la notifica di atti giudiziari a 44 poliziotti in servizio presso l’istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, continua la protesta da parte della Polizia Penitenziaria. Ieri mattina a protestare davanti all’istituto sono state le sigle sindacali OSAPP SINAPPE UIL P.A. PP FNS CISL USPP CNPP Ā ed anche una delegazione Alsippe, con circa 200 poliziotti. Il giorno prima, invece Ć© toccato al Sappe. La protesta non si ferma al carcere casertano, ma si sta allargando a macchia d’olio e, negli altri istituti penitenziari, c’ĆØ l’astensione dalla fruizione della mensa di servizio. I motivi sono, oramai, noti a tutti: l’11 giugno scorso Ā i carabinieri hanno provveduto ad effettuare le notifiche a 44 poliziotti penitenziari per fatti accaduti durante le rivolte che hanno causato morti, feriti e danni per oltre 40 milioni di euro alle strutture carcerarie. La cosa assurda che lamentano sia i poliziotti che le sigle sindacali Ć© che le notifiche sono avvenute in mezzo alla strada, alla presenza dei familiari dei detenuti che erano in attesa di fare il colloquio. Il tutto in violazione del diritto alla riservatezza e alla privacy. Nei giorni successivi c’ĆØ stata un’altra escalation di aggressioni dei detenuti nei confronti del personale. I sindacati chiedono soprattutto rispetto e tutele per il personale di Polizia penitenziaria, con l’adozione di misure urgenti, ma sembrerebbe, stando a quanto si sta assistendo in questi ultimi mesi, che dal ministero della giustizia nessuno voglia rispondere.