A Gesualdo, niente “Volo dell’Angelo” né Processione ma un evento “particolare” ha attirato l’attenzione di tutti

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Giornata triste, a Gesualdo, nell’ultima domenica di agosto. Si sarebbero dovuti tenere i tradizionali festeggiamenti in onore di San Vincenzo Ferreri, sempre nell’ultima domenica di agosto. Causa Covid19, tutto annullato compreso il tradizionale “Volo dell’angelo”, interpretato da un bambino sospeso a una fune tesa tra il campanile della Chiesa del S.S. Rosario e il castello.
Niente processione per le strade del paese, le Messe si sono tenute nella Chiesa di San Nicola dove era stata portata la Statua di San Vincenzo Ferreri. Il Parroco Frà Enzo ha ospitato l’Angelo che, in parte, ha ripetuto il dialogo che abitualmente intrattiene con il Diavolo in Piazza.

Un evento “particolare” ha attirato l’attenzione di tutti, poi, ognuno dà la propria interpretazione. Nel tradizionale orario della tirata dell’Angelo, in Piazza suonava la Banda Musicale di “Andretta”, c’è stato il lancio di un gruppo di palloncini. Preso il volo, si sono legati alla fune dell’Angelo, e il vento ha fatto finire la loro corsa nel campanile della Chiesa dove arriva al mattino e da dove riparte l’Angelo la sera. Grande stupore per i presenti che hanno accompagnato l’evento con un lungo applauso. Segno del Destino? Che significato dare?
A molti, infine, è mancato il ritorno dell’Angelo dal campanile della Chiesa alla torre del castello e, soprattutto, le parole “…benedico le vostre case, le vostre campagne e i vostri parenti, che per motivo di lavoro sono lontani da Gesualdo…”.

L’augurio che, a breve, la vita possa riprendere il suo regolare corso.